Economia circolare

Cosa fare se la plastica infesta le coste della Puglia e della Grecia? Il comune di Otranto si è alleato con i dirimpettai ellenici e ha deciso di cooperare per raccoglierla, pesarla e riutilizzarla usando le stampanti 3D. L’idea è diventata un progetto internazionale finanziato con oltre 800 mila euro.

Un lungo tour per sensibilizzare i bagnanti contro l’abbandono dei rifiuti in spiaggia e contro l’uso della plastica monouso. L’iniziativa del ministero dell’Ambiente è già partita da Sabaudia e si concluderà in Sicilia il 31 agosto.

Dal letame, oltre ai fior, nasce anche la (bio)plastica. Il primo impianto italiano a farlo è a Isola della Scala, in provincia di Verona. L’idea è di un giovane imprenditore, che per la propria azienda agricola prima ha puntato sulle rinnovabili, poi sull’economia circolare. Risultato? Ha risparmiato abbastanza da poter tornare a investire in attività agricole e zootecniche.

Avviso ai naviganti (con binocolo): da oggi potete usare una sola app per avvistare, scattare foto e ottenere informazioni su pesci e uccelli incontrati durante la navigazione e, allo stesso tempo, geolocalizzare la spazzatura galleggiante. Si chiama Occhio al Mare ed è sviluppata da MareVivo.

Continua a crescere il network di Paandaa, il franchising di eco-raccoglitori per il riciclo di plastica e lattine che sta conquistando sempre di più l’attenzione di imprenditori, amministrazioni pubbliche e cittadini.

Ricercatori e imprese innovative fianco a fianco, per 10 giorni, per studiare assieme nuove soluzioni che possano migliorare la nostra qualità della vita e l’ambiente attraverso l’economia circolare. È successo a Trento, con la seconda edizione della Summer School dedicata alle materie prime.

Alcune delle attrazioni turistiche più famose del Regno Unito offrono un ingresso a metà prezzo in cambio di bottiglie di plastica usate.

Avete mai pensato a trasformare la bottiglia del latte in una casa per gli uccellini? O, piuttosto, il cartone del latte in una ciotola da viaggio pieghevole e pronta a essere utilizzata da cani e gatti? Avete idee migliori? Per condividerle c’è la piattaforma “Da così a cosà”, un progetti di Granarolo che insegna e promuove il riuso creativo attraverso video tutorial.

Il Po è un’autostrada per i rifiuti che finiscono nell’Adriatico. Come fermarli? Innanzitutto, non dovrebbero finire nel fiume! E se ci finiscono? È appena partito un progetto pilota per bloccarli, selezionarli e avviarli al riciclo con un sistema di barriere galleggianti e piccole barche. Se il test funziona verrà esteso ad altri fiumi.

Oltre 2600 aziende, 33 centri di selezione, 73 impianti di riciclo, 35 preparatori e utilizzatori di combustibile da rifiuto e, soprattutto, 56 milioni di cittadini che differenziano e più di 7000 amministrazioni comunali che organizzano un servizio di qualità.