Hai riciclato i regali? Hai fatto bene all’ambiente (e al portafogli)

Pubblicata una ricerca del centro studi di Confcooperative: risparmi per 3 miliardi di euro.

Da brutta abitudine a buona pratica di economia circolare. Si tratta del cosiddetto “riciclo dei regali”, abitudine che in pochi hanno (o che in molti fingono di non avere) e intimo desiderio di chi si è ritrovato sotto l’albero l’ennesimo pigiama di flanella o il classico doppione di qualcosa che già possiede.

In pochi lo confessano, ma secondo uno studio di Confcooperative questo Natale 21 milioni di italiani sono pronti a “reindirizzare” i regali poco graditi che hanno scartato. Un milione in più rispetto a quanti li avrebbero fatto lo scorso anno: il condizionale è d’obbligo, in quanto è difficile credere che Confcooperative sia in grado di tracciare ognuno di noi, ma solo i rei confessi, per quanto sotto anonimato.

Il bello è che il tanto vituperato riciclo dei regali potrebbe generare un risparmio di circa 3 miliardi di euro.

Secondo gli esperti, la tendenza del riciclo è in crescita costante negli ultimi anni. Una mera questione economica dettata dalla crisi? Non solo. Si tratta di essere anche più attenti agli sprechi (chi di noi non ha sepolto in soffitta o gettato dopo anni di inutilizzo una serie di regali poco azzeccati?), con un occhio al portafogli e uno, fosse anche involontario, all’ambiente, che subisce il massiccio consumismo delle feste sia nella fase di produzione dei beni sia nella più evidente fase dello smaltimento. Basti fare un giro per i cassonetti pieni di imballaggi a poche ore dalle feste.

“L’aumento delle tredicesime – spiega Confcooperative – è stato utilizzato per rimpinguare i risparmi o per le spese personali. Egoismo e paura per il domani, oltre all’aumento della povertà, determinano la dinamica dei consumi e la propensione alla spesa degli italiani. Il riciclo ha forme e modalità diverse. Tre quelle principali: 4 su 10 ricicleranno i doni ricevuti (58% donne e 42% uomini); 4 su 10 quanti renderanno i doni ricevuti nei negozi di acquisto per trasformarli in buoni da spendere (52% uomini – 48% donne), infine, 2 su 10 proveranno a rivendere i regali sui canali online”. L’identikit vede 9 “riciclatori seriali” online su 10 under 30 a dimostrazione della propensione all’utilizzo della rete da parte dei giovani (71% uomini – 29% donne). In pole position tra i beni riciclati troviamo i generi alimentari per il 49,7% (vini, spumanti, prosecchi e dolci, tra questi, in primis, panettoni, pandori e torroni); al 26,8% libri e buoni acquisto; al 23,5% sciarpe, guanti, cappelli, cosmetici e profumi.”