Junker, l’app che ti aiuta a fare la differenziata

Basta scansionare il codice a barre di un prodotto. Torino l’ultima città ad adottarla.

Non sapete dove buttare la vaschetta dei salumi o il barattolo della Nutella. Esiste un’app per smartphone che ti aiuta a farlo. Si chiama Junker e permette di fare la differenziata domestica in maniera semplice, veloce e soprattutto senza errori. Basta scansionare il codice a barre di un prodotto che dovete buttare, e l’applicazione per smartphone lo riconosce, lo scompone nelle materie prime che lo costituiscono e indica in quali bidoni vanno gettate le varie parti nella propria zona. Ad oggi Junker ha già censito più di 1 milione di prodotti, quindi è molto probabile che quel riesca a darvi delle indicazioni su qualsiasi cosa abbiate in frigo o in dispensa.

Per i cittadini l’app è gratuita. Tradotta in 10 lingue, tra cui russo, cinese, rumeno, ucraino, a favore dei turisti, ma anche delle comunità straniere che vivono e lavorano in Italia, Juker è stata resa totalmente accessibile per ipo e non vedenti, sia nella versione iOs che Android. Utile insomma anche quando siete in vacanza e i vademecum, come ad esempio quello fornito dal Consorzio Compostatori, non bastano.

Basta scansionare il codice a barre del prodotto o dell’imballaggio. In questo modo l’app riconosce il rifiuto grazie ad un database interno di oltre un milione e mezzo di prodotti e ne indica la composizione e i bidoni a cui sono destinate le varie parti.

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Il database è in continuo aggiornamento, anche grazie al contributo degli utenti: se infatti il prodotto scansionato non viene riconosciuto, l’utente può trasmettere alla app la foto del prodotto e ricevere la risposta in tempo reale, mentre la referenza viene aggiunta a quelle esistenti e da quel momento presente nel database.

Se un comune si abbona a Junker, la app viene arricchita di tutte le informazioni specifiche del territorio comunale: bidoni e colori specifici materiale per materiale; calendari di esposizione e notifiche per ricordare orari e giorni; mappe con i punti di conferimento (ecocentri, bidoni, raccolte speciali, etc); raccolte speciali (se presenti); messaggi diretti su informazioni, notizie, eventi speciali o emergenze; segnalazione di punti di conferimento e segnalazioni di degrado (rifiuti abbandonati, cassonetti rotti, discariche abusive)

L’ultima città ad adottare l’app è stata Torino, che insieme ad Amiat, società del Gruppo Iren, ha esso a disposizione dei cittadini il servizio fruibile tramite app, che riconosce con un solo clic quello che il cittadino sta gettando, e tramite geolocalizzazione, informa l’utente sulla normativa del territorio di riferimento.