Termosifoni, 10 regole per risparmiare e ridurre l’inquinamento

ENEA fornisce un vademecum per affrontare l’inverno senza sorprese in bolletta.

Con le prime ondate di freddo molti italiani hanno già acceso i termosifoni. Ma come fare per mantenere la propria casa calda e minimizzare l’impatto di questa necessità con l’ambiente e l’economia familiare? ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha fornito un vademecum di 10 regole per raggiungere il giusto compromesso tra una temperatura adeguata, il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia dei propri risparmi, per evitare sprechi, sanzioni e brutte sorprese in bolletta.

La regola numero uno è effettuare la manutenzione degli impianti. Bisogna farlo per motivi di sicurezza, soprattutto, ma anche per evitare sanzioni. Chi infatti non effettua la manutenzione del proprio impianto rischia una multa a partire da 500 euro (DPR 74/2013). Senza dimenticare che un impianto ben regolato consuma ed inquina di meno.

Regola numero 2? Controllare la temperatura degli ambienti. Ricreare un clima tropicale in casa non fa bene né al portafoglio né alla salute. La legge consente una temperatura fino a 22 gradi. Del resto, ricorda ENEA, basta anche meno: 19 gradi sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Non siete convinti? Sappiate che per ogni grado abbassato si risparmia dal 5 al 10% sui consumi di combustibile.

Regola numero 3, le ore di accensione. La normativa indica il tempo massimo di accensione giornaliero, che varia a seconda delle sei zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia. Si va dai comuni in fascia “E”, Nord Italia e Appennino, dove gli impianti possono essere accesi dal 15 ottobre al 15 aprile fino ad un massimo di 14 ore al giorno, ai comuni in fascia “B”, Sud Italia e Isole, con i riscaldamenti che possono essere accesi dal 1 dicembre al 31 marzo per un massimo di 8 ore giornaliere.

Per la regola numero 4, bisogna rimboccarsi le maniche e installare dei pannelli riflettenti tra muro e termosifone: in questo modo si riducono le dispersioni di calore.

Per questo stesso motivo, è questa è la regola numero 5, è meglio chiudere persiane o tapparelle e mettere tende pesanti.

La regola numero 6 potrebbe obbligarvi a ripensare l’arredamento: è necessario infatti evitare ostacoli davanti e sopra i termosifoni. Via quindi tende e mobili davanti ai radiatori. E stop anche alla comoda abitudine di usare i termosifoni come asciuga biancheria. Queste pratiche ostacolano la diffusione di calore e sono fonte di sprechi.

Regola numero 7, chiedere a un tecnico di fare un check up energetico dell’edificio, per valutare lo stato d’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. In questo modo, sarà possibile capire se è necessario intervenire, valutando costi e benefici. I costi di riscaldamento potrebbero essere abbattuti fino al 40% e gli interventi beneficerebbero delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici: l’ecobonus che consente di detrarre dalle imposte IRPEF ed IRES dal 50% all’85% delle spese sostenute, a seconda della complessità dell’intervento.

Regola numero 8, impianti di riscaldamento al passo con i tempi. Dal 2015 la legge permette di installare solo caldaie a condensazione (tranne poche eccezioni). E se qualcuno valutasse la possibilità di sostituire il vecchio generatore di calore, magari integrando il nuovo con collettori solari termici e/o impianti fotovoltaici, potrebbe sempre beneficiare dell’ecobonus e, limitatamente agli impianti fotovoltaici, delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie.

Regola numero 9: valutare soluzioni tecnologiche innovative, come la domotica. Cronotermostati e regolatori di presenza elettronici permettono di regolare a distanza la temperatura degli ambienti e il tempo di accensione degli impianti di riscaldamento, in modo da mantenerli in funzione quando necessario. Anche per questi interventi si può usufruire dell’ecobonus.

Ultima regola, applicare valvole termostatiche. Queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, consentendo di non superare la temperatura impostata per il riscaldamento degli ambienti. Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre fino al 20% i consumi.

Qui è possibile scaricare il “decalogo” in formato pdf