Premio Vivere a spreco zero, vince Maranello

Il Comune emiliano premiato per la lotta contro lo spreco alimentare.

È il Comune di Maranello, in provincia di Modena, ad aggiudicarsi la sesta edizione del Premio “Vivere a spreco zero”, iniziativa promossa dalla campagna “Spreco zero” di Last minute market, in sinergia con il ministero dell’Ambiente e il progetto ’60 Sei ZERO’ dell’università di Bologna-Distal, con la collaborazione dell’Anci e della rete sprecozero.net.

Il comune emiliano, noto ai più per essere la sede della Ferrari, è risultato quello che più si è impegnato nella prevenzione e nel recupero degli sprechi alimentari, nonché nella promozione della sostenibilità nella vita quotidiana dei cittadini.

“Il riconoscimento che abbiamo ricevuto è molto importante per tutte le persone che lavorano nell’amministrazione comunale e sono impegnate per raggiungere l’obiettivo di valorizzare e promuovere la sensibilizzazione dei cittadini a stili di vita sostenibili” ha commentato Massimiliano Morini, sindaco del Comune di Maranello – “Il nostro è un approccio multisettoriale che parte da una visione: educare fin dalla prima infanzia al risparmio, all’uso corretto delle materie prime, al rispetto dell’ambiente e dei cittadini. Stiamo realizzando progetti già a partire dalla prima infanzia con laboratori creativi per imparare a riutilizzare oggetti usurati o per far giocare i bambini con gli elementi della natura, sempre nel rispetto del ciclo delle stagioni. I bambini supportati dalle famiglie, coinvolte nei laboratori, imparano così a conoscere la natura e il valore degli oggetti”.

A vincere il Premio “Vivere a spreco zero” di quest’anno non è solo Maranello. Tra i premiati, nella categoria imprese, il Consorzio Bestack (per i cartoni ondulati che allungano la vita di frutta e verdura); nella sezione scuole l’istituto Pacinotti di Taranto, e tra i cittadini Valentina Brengola che vive a Roma ed è la “cittadina spreco zero” del 2018.

Due le menzioni speciali. Una va al progetto “Non scado” di Legambiente, che, nel Comune di Ragusa, ha coinvolto anche i migranti nella raccolta di prodotti non più commercializzabili. L’altra menzione speciale è per l’associazione Assform, che organizza in Trentino interventi di prevenzione degli sprechi e corsi di educazione alimentare per le scuole.