L’isola di Plastica del pacifico, molto più grande di quanto si fosse stimato

Recenti studi confutano le più rosee aspettative sul mostro ecologico nell’Oceano Pacifico

La gigantesca isola di plastica che galleggia nell’Oceano Pacifico detiene ben sedici volte più detriti di quanto si pensasse, rappresentando una minaccia significativa per la catena alimentare.

La Ocean Cleanup Foundation, che ha diretto uno studio pubblicato su Scientific Reports, un giornale online, ha affermato che la cosiddetta “isola d’immondizia” presente nelle acque tra California e Hawaii è costituita prevalentemente da reti da pesca, contenitori di plastica, imballaggi e corde.

La ricerca si è avvalsa dell’utilizzo di immagini aeree che rivelano la massa della spazzatura e la sua densità confutando ogni precedente stima sulla composizione del mostro ecologico.

“È scioccante”, ha dichiarato Joost Dubois, portavoce della Ocean Cleanup Foundation che ha guidato il team di ricercatori di sette paesi, che continua: “Quasi 200 nazioni alla fine dello scorso anno hanno firmato una risoluzione delle Nazioni Unite per eliminare l’inquinamento plastico nel mare, una mossa che spero aprirà la strada a un trattato giuridicamente vincolante.”

La nuova ricerca stima che l’isola sia composta da 79.000 tonnellate, circa 1,8 trilioni di pezzi, di plastica, e la maggior parte di questi pezzi sono microplastiche minuscole.

I ricercatori hanno studiato una zona di oltre 600.000 miglia quadrate (1.6 milioni di chilometri quadrati) di oceano, precisando che la plastica si è accumulata in massa a causa delle correnti.

La plastica essendo un prodotto a base di petrolio si disintegra lentamente, infatti durante la ricerca è stato estratto un frammento che aveva circa 40 anni.

Questo danneggia inevitabilmente la vita marina, uccidendo creature come tartarughe e delfini, che la ingeriscono involontariamente, entrando di conseguenza nella catena alimentare sotto forma di microplastiche.

“In pratica stiamo avvelenando il nostro cibo, specialmente per quelli di noi che fanno affidamento sul pesce per la nostra dieta”, ha detto Dubois.