Giappone, le batterie delle auto elettriche illuminano le strade

Nissan punta su riuso e riciclo degli accumulatori al litio: il primo impianto sarà nipponico.

Le vecchie batterie delle auto elettriche rinascono a nuova vita alimentando i lampioni stradali, venendo assemblate in pacchi per lo stoccaggio di energia e molto altro.

Succede in Giappone, dove la mobilità elettrica è già una realtà e ci si preoccupa per la fine che faranno gli accumulatori al litio esausti. A Namie, nella parte orientale del Paese, devastata nel 2011 da un terremoto e da uno tsunami, sorgerà infatti il primo stabilimento per riutilizzare e riciclare le batterie al litio provenienti dalle auto elettriche.

Lo stabilimento che sta per aprire a Namie sarà gestito da 4R Energy Corporation, una joint-venture tra Nissan e Sumitomo Corporation. L’obiettivo di 4R, fondata nel 2010, è trovare un modo per riutilizzare in maniera efficace le batterie delle auto elettriche.

L’impresa ora ha sviluppato un sistema che misura velocemente le prestazioni degli accumulatori usati per applicare questa tecnologia innovativa alle batterie raccolte in tutto il Giappone presso il nuovo impianto, che diventerà la prima fabbrica inaugurata a Namie dopo il terremoto e lo tsunami del marzo 2011. Un modo per dare nuovo impulso al tessuto produttivo locale attraverso l’economia circolare.

Le batterie che usciranno dall’impianto verranno usate per mettere sul mercato il primo accumulatore ricondizionato scambiabile per veicoli elettrici, a un prezzo vantaggioso (rispetto al nuovo). Il tipo di batterie, al momento, è quello da 24kWh della prima serie della Nissan Leaf, ma l’ampliamento del parco auto dell’elettrico porterà a un’offerta più ampia.

Gli utilizzi? Si va dai sistemi di stoccaggio su larga scala agli elevatori elettrici.

Sempre a Namie è stato lanciato il progetto “The Reborn Light”, un rivoluzionario sistema di illuminazione per esterni che funziona in maniera autonoma e separata rispetto alla rete elettrica cittadina. Non ci sono cavi e non ci sono prese. Tutto funziona con un pannello solare e una batteria, rigorosamente rigenerata. Il primo prototipo è in fase di test presso lo stabilimento di Namie e si prevede l’installazione completa già a partire da aprile 2018.

In entrambi i progetti c’è lo zampino di Nissan.