Il Giro d’Italia diventa sostenibile con Ride Green

Il progetto di RCS Sport punta a ridurre l’impatto ambientale della manifestazione e a sensibilizzare gli spettatori.

La maglia rosa si tinge di verde con Ride Green, un progetto di RCS Sport che renderà sostenibile il Giro d’Italia, la storica gara ciclistica che percorrerà tutta la penisola dal 5 al 28 maggio.

Il progetto è nato nel 2016 in collaborazione con E.R.I.C.A., azienda leader nazionale nella progettazione e comunicazione ambientale. Nel corso del primo anno di attività ha permesso di raggiungere l’84% di raccolta differenziata nelle tappe italiane del Giro, diventando il primo passo concreto verso la sostenibilità dell’evento, dopo l’analisi di impatto ambientale costruita con WWF.

Anche quest’anno in tutte le 21 tappe all’interno delle aree della manifestazione si organizzerà la raccolta differenziata dei rifiuti. Durante la manifestazione, in tutte le aree di pertinenza del Giro d’Italia, carta e cartone, plastiche, metalli (alluminio, banda stagnata e acciaio), vetro e organico verranno differenziati, cercando di minimizzare i rifiuti non recuperabili.

Il servizio sarà attivo ovunque il Giro faccia tappa: grazie all’aiuto delle aziende locali i rifiuti raccolti saranno tutti avviati al riciclo e quindi trasformati in materia prima seconda. Ma non solo: per alcuni materiali destinati alla discarica verranno attivati progetti di seconda vita, anche con valenza sociale.

Ride Green ha anche una valenza comunicativa: l’ambizione è quella di condividere cultura e di contribuire a formare un pensiero green con gli spettatori, le amministrazioni pubbliche, gli addetti ai lavori, gli sponsor e gli atleti.

Il progetto cercherà anche di sensibilizzare gli spettatori contro il littering, ossia l’abbandono di rifiuti, con un servizio a supporto di coloro che attendono i corridori fatto con le biciclette a impatto zero. La bicicletta diventa dunque simbolo di mobilità sostenibile, ma anche mezzo per raccogliere i rifiuti abbandonati e differenziarli.

Finito il Giro, già si pensa al futuro: le performance ambientali verranno misurate, per capire quanti rifiuti verranno prodotti in ogni tappa, quanti saranno differenziati e, soprattutto, in che modo sarà possibile ottenere risultati migliori nelle prossime edizioni.

Per maggiori informazioni, consulta il sito del Giro d’Italia