Caffè da portar via: Londra scommette sul riciclo

È noto che agli inglesi piaccia scommettere, ma quella lanciata da Caffé Nero, Costa, Starbucks e altre catene di caffetterie, per Londra è quasi una sfida.

Raccogliere e riciclare entro la fine dell’anno più di 5 milioni di tazze da asporto nel cosiddetto London Square Mile, i circa 3 chilometri quadrati della City.

È stato stimato che nella sola capitale inglese ogni minuto vengano gettati quasi 5000 di quei bicchieri per bevande calde che così spesso vediamo nei film in mano a donne e uomini che camminano verso il lavoro nel traffico cittadino. Di questi 5000, solo l’1% viene riciclato. Il fine della #SquareMileChallenge è sensibilizzare i consumatori e favorire il corretto conferimento di questo oggetto di largo consumo. A questo scopo sono stati installati più di 250 punti di riciclaggio, nella forma di mega tazze da asporto di un giallo acceso, in luoghi strategici: strade, uffici e caffetterie stesse.

Dalle statistiche risulta che nelle prime tre settimane di aprile sono state raccolte oltre 343mila tazze: con questo ritmo la prospettiva di raccoglierne mezzo milione già entro la fine del mese appare realistica. L’iniziativa è stata lanciata da Hubbub, un collettivo di volontariato ambientale, in collaborazione con la società di riciclaggio Simply Cups, il Rail Network e la City of London Corporation.

Il nostro approccio è sempre stato quello di avere fiducia nel fatto che la gente faccia la cosa giusta quando si tratta di riciclaggio. Siamo felici di constatare che quest’iniziativa stia dimostrando che avevamo ragione e che le persone sono felici di poter riciclare le tazze se ci sono le strutture disponibili per farlo.” afferma Gavin Ellis, co-founder di Hubbub, aggiungendo che “Le raccolte sui luoghi di lavoro si rivelano particolarmente efficaci e fino ad oggi circa l’80% delle tazze conferite provengono dalle 36 aziende della City che si sono iscritte alla Square Mile Challenge.”

Tradizione e innovazione vanno a braccetto; a Londra anche per il tè delle cinque.

Articolo realizzato da: Agnese Metitieri