Acquario e piante: l’economia circolare si fa sul balcone!

Ecco l’idea di Orthoponics, startup bolognese che fa crescere le piante con gli scarti dei pesci negli acquari, che così restano puliti.

L’economia circolare la potete fare anche sul balcone di casa, combinando un piccolo acquario e piante ornamentali. Un esempio? Orthoponics, una startup nata che punta a farvi fare urban farming – coltivare in casa – utilizzando gli scarti prodotti dai pesci.

Fondata a Bologna nel 2017, prima esisteva con il nome di Geodeoponics, Orthoponics è frutto della mente di Damiano Avellino, Claudio Martina e Fabio Carbone, rispettivamente CEO (Chief Executive Officer), CCO (Chief Commercial Officer) e CTO (Chief Technical Officer) dell’azienda. La startup da lanciato un prodotto, Ortho, nelle sue varianti Domo e Wallo, rispettivamente una sfera e un muro composti da pannelli che possono essere adattati a balcone e terrazzi.

Alla base della tecnologia proposta, l’utilizzo dell’acquaponica, un sistema di coltivazione che consente di far crescere le piante grazie alla simbiosi tra coltivazioni, microrganismi e pesci. Con questo sistema, è possibile ridurre l’uso di acqua ed eliminare l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti.

Ortho combina la coltivazione di vegetali e l’allevamento di pesci. Gli scarti prodotti dai pesci, e in particolare le loro sostanze nutrienti, vengono assorbiti dalle piante, che a loro volta permettono all’acqua di tornare pulita e ai pesci di vivere in un ambiente sano. E così il ciclo può ricominciare.

Orthoponics è già stata scelta per i diversi programmi di accelerazione e startup, come Climate-Kik Aster, il programma di pre-accelerazione Fabriq di Milano, l’Up to Biz al CNA di Bologna e la Startup School Y combinator. Poi arriva la vittoria del bando Start to be Circular della Fondazione Bracco, che permette alla startup di sviluppare il prodotto in base alle esigenze di mercato.