È italiano il primo robot che ricicla i mega pneumatici!

Realizzato da un’azienda trentina, permette di trattare sul posto i maxi copertoni dei camion da miniera.

Il primo robot al mondo che ricicla i maxi pneumatici dei camion da miniera parla italiano. Ok, parla non è forse l’espressione più adatta, ma il luogo di nascita è quello. Lo ha realizzato l’azienda Salvatori, all’interno del Polo Meccatronica di Rovereto, in provincia di Trento.

Sono stati necessari tre anni di ricerca e sviluppo. E così oggi il robot ricicla pneumatici è pronto per essere lanciato sul mercato. Si tratta di un macchinario piuttosto imponente. La misura extralarge è dovuta fondamentalmente al tipo di prodotti che deve trattare: pneumatici che misurano anche 4 metri di diametro, 1,80 metri di larghezza e 5,7 tonnellate di peso. Il vantaggio è che il robot effettua il trattamento sul posto, rendendo più facile e vantaggioso il trasporto verso gli impianti di riciclo.

Ma cosa fa esattamente il maxi robot? Il macchinario, in buona sostanza, aggancia i copertoni e li taglia, diminuendo volume e peso delle parti da avviare al riciclo e rendendo così più facile e redditizio il trasporto. Lo fa in maniera autonoma ed è interamente programmabile.

Secondo l’azienda, il robot “permetterà innanzitutto di smantellare le discariche in cui sono accumulate migliaia di queste gomme, ma anche di ottenere vantaggi dal punto di vista dell’economia circolare”, poiché consente di recuperare una parte della spesa per il ricambio.

MT REX – il nuovo robot italiano per il riciclo dei pneumatici da miniera

L’incredibile hulk delle macchine da riciclo ha già destato l’interessa di big degli pneumatici, come Michelin e Bridgeston, nonché i governi dei Paesi che ospitano le miniere. E qui l’elenco è lungo e include Stati Uniti, Sud Africa, Cile, Australia, Canada, Brasile, Botswana ed altri.

L’attività mineraria non è sicuramente un buon esempio di ecologia. Anzi. Ma iniziative come questa servono a mitigare l’impatto di alcune attività connesse al settore, come quelle del trasporto. Grazie al riciclo degli pneumatici, infatti, è possibile ottenere nuove materie prime. Il granulo di gomma può essere trasformato in oggetti per l’arredo urbano, come le pavimentazioni morbide di parchi giochi, sedute o fioriere, “panettoni” da segnaletica stradale. Ma c’è dell’altro. Lo stesso granulo può essere utilizzato per creare le ruote dei cassonetti della spazzatura (un mercato da 50 milioni di pezzi l’anno solo in Europa), le pavimentazioni delle stalle, fino ai campi sportivi in erba sintetica e alle guaine antirumore usate nei binari del tram.