Clima impazzito, cemento e gas serra: ecco l’Italia secondo l’Ispra

Pubblicato l’Annuario dei Dati ambientali: migliora la qualità dell’aria, peggiora il consumo di suolo.

Clima impazzito, rifiuti in aumento e sempre più cemento. Ma c’è anche qualche buona notizia nell’Annuario dei Dati ambientali dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Le emissioni, infatti, diminuiscono, e l’Italia dovrebbe riuscire a raggiungere gli obiettivi europei di riduzione dei gas serra entro il 2020.

A un anno dall’entrata in vigore della legge 132/2016, che istituisce il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), è stata presentata anche la prima edizione del Rapporto Ambiente (Snpa), prodotto finale di un complesso lavoro di reporting che, attraverso la presentazione delle attività svolte nel Sistema, fornisce un quadro aggiornato della situazione ambientale nel Paese.

I segnali positivi riguardano il miglioramento della qualità dell’aria, la cui situazione rimane tuttavia critica, soprattutto per il particolato atmosferico (il 40% delle stazioni non rispetta il valore limite giornaliero), il biossido di azoto (il 13% delle stazioni non rispetta il valore limite giornaliero), per i quali continuano a registrarsi livelli elevati, che troppo spesso superano gli standard normativi. Il bacino padano rappresenta una delle aree di maggior criticità.

In continua diminuzione le emissioni delle autovetture, grazie al nuovo parco auto: in particolare, nel 2015 le emissioni di CO2 sono scese notevolmente, raggiungendo i 115,1 grammi di CO2 per km (nel 2005 lo stesso valore era 149,5). Riguardo alle emissioni di composti nocivi, i dati relativi a veicoli euro 6 immatricolati nel 2014 mostrano che, per quanto riguarda gli ossidi di azoto, il confronto tra i fattori di emissione vede il diesel caratterizzato da valori sensibilmente maggiori rispetto agli altri carburanti; Gpl, benzina e gas naturale compresso presentano emissioni progressivamente decrescenti, con scostamenti tra loro non elevatissimi.

Nulle le emissioni allo scarico per i veicoli elettrici. Il confronto tra i fattori di emissione dei Composti Organici Volatili Non Metanici mostra valori molto alti per i veicoli a benzina, seguiti da Gpl e Gas Naturale Compresso, con emissioni rispettivamente pari a circa la metà e un quarto. Quasi trascurabile il fattore di emissione dei motori diesel. La situazione è diversa per quanto riguarda il particolato allo scarico: il diesel presenta i valori più elevati, seguito a breve distanza dalla benzina. Le due alimentazioni a gas risultano praticamente coincidenti, con un fattore di emissione di circa 1/3 inferiore rispetto al diesel.

Aumenta del 2% la produzione dei rifiuti urbani, ma si tratta di una crescita in linea con gli indicatori socio-economici dell’economia che riparte. La raccolta differenziata si attesta al 52,5% della produzione totale dei rifiuti urbani. L’analisi dei dati sulla gestione evidenzia che, nel 2016, lo smaltimento in discarica interessa il 25% dei rifiuti urbani prodotti. Il riciclo delle diverse frazioni provenienti dalla differenziata raggiunge nell’insieme il 45% della produzione.

A crescere è anche il consumo di suolo, che comunque negli ultimi anni ha segnato un importante rallentamento. Sono circa 23mila i chilometri quadrati del territorio nazionale ormai persi irrimediabilmente e, con loro, i rispettivi servizi ecosistemici. Nel 2016 il 7% del suolo nazionale risulta cementificato contro il 4,1% della media europea nello stesso anno. Tra il 2015 e il 2016, la cementificazione ha riguardato 5mila ettari di territorio, a una velocità di circa 3 metri quadrati persi ogni secondo.E poi c’è la perdita di suolo dovuta all’erosione idrica: 8 tonnellate per ettaro in un anno contro la media europea di 2,5 tonnellate per ettaro.

Infine la questione climatica. Se la media annuale globale, nel 2016, ha segnato un anomalo aumento di 1,31 °C, l’Italia ha segnato +1,35 °C, segnando un record per il terzo anno consecutivo. Anche il 2017 ha registrato un clima anomalo, con forti siccità e precipitazioni intense.