La nuova vernice bio che fa a meno del petrolio è Italiana

Commercializzata da ICA Group dopo 3 anni di ricerca, è prodotta con materie prime rinnovabili.

Una vernice bio, a base di acqua, che non fa uso di petrolio e utilizza materie prime provenienti da materiali di riciclo e, come se non bastasse, fasi di produzione di minore impatto ambientale rispetto allo standard. È una vera e propria rivoluzione chimica quella ideata dall’azienda marchigiana ICA Group, che dopo tre anni di ricerca fa arrivare sul mercato le vernici bio, prodotte con materie prime rinnovabili atossiche ed ecologiche (acqua e resina bio), con un contenuto minimo di composti organici volatili e un ciclo di produzione che abbatte le emissioni di anidride carbonica.

ICA Group rende noto che l’uso di 1000 chili di vernice bio per arredi interni permette un risparmio di 300 chilogrammi di CO2, l’equivalente dell’anidride carbonica che emette un’auto lungo un percorso di 2521 chilometri. Detto in altri termini, verniciare un armadio con questo prodotto consente un risparmio equivalente a evitare un viaggio da Roma a Reggio Emilia.

L’altro prodotto bio commercializzato per arredi esterni dall’azienda marchigiana va anche oltre, con un risparmio di 530 chilogrammi di emissioni di CO2 su 1000 chili di vernice. Ritornando all’esempio dell’auto, è l’equivalente di 4454 chilometri percorsi.

In particolare, si legge sul sito dell’azienda, le vernici a base acqua bio, rispetto ai prodotti sul mercato composti da resine alchidiche da fonti rinnovabili, hanno diversi vantaggi: sono più rapide a essiccare, hanno un maggiore potere antingiallente, una superiore durezza, resistenza alla sovrapplicazione e sono ideali per cicli industriali ad alta produttività. La resina bio contenuta nelle vernici Iè realizzata con materiali rinnovabili derivanti da innovativi processi di raffinazione di sostanze vegetali “di scarto” non competitive con l’alimentazione umana. Questo contenuto rinnovabile varia dal 30 al 40 per cento.