Emilia Romagna, le tubature sono in plastica riciclata

Progetto pilota del Gruppo Hera: i costi sono gli stessi, le prestazioni anche, ma si risparmia CO2.

Tubature in plastica riciclata, in tutto e per tutto uguali a quelle in polietilene utilizzate nei servizi di rete. Succede nel sottosuolo dell’Emilia Romagna, dove il Gruppo Hera ha avviato la prima sperimentazione italiana per utilizzare plastica riciclata e di provenienza tracciata per realizzare le condotte.

I tecnici della multiutility, in base alle caratteristiche tecnico meccaniche che i tubi devono possedere, hanno già identificato i primi utilizzi e hanno finito la posa del primo chilometro: in questo caso si parla di rete elettrica e riguarda in parte il territorio di Modena e in parte quello di Imola.

A gennaio ci sarà un secondo cantiere, che vedrà la realizzazione di due metri di rete fognaria nel comune di Bellaria-Igea Marina, in provincia di Rimini. L’operazione avviene nell’ambito del piano per la salvaguardia della balneazione di Rimini, che ha l’ambizioso obiettivo di mettere in atto la più grande opera di risanamento fognario mai realizzata in Italia.

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I costi sono gli stessi della plastica vergine e le prestazioni tecniche sono identiche, assicura Hera, che si è avvalsa delle competenze di Aliplast, azienda che nel 2017 è entrata a far parte del gruppo emiliano e che si occupa di produzione di polimeri rigenerati, film flessibili in polietilene e film rigidi in PET.

Lo sviluppo della preproduzione e i collaudi in laboratorio sono stati portati avanti con la collaborazione di Idrotherm 2000, società attiva nella realizzazione di tubazioni per servizi di rete. In questo modo, Hera ha ottenuto un tubo di polietilene multistrato a basso impatto ambientale, derivante per almeno il 70% da materiale di recupero e, come tale, certificato PSV (Plastica Seconda Vita).

Il Gruppo Hera calcola che, sulla base dei metri tubazioni che vengono mediamente posati ogni anno dalla multiutility per la sola rete elettrica, il passaggio alla plastica riciclata garantirebbe un risparmio di CO2 stimato in 126,6 tonnellate. È l’equivalente delle emissioni di 95 vetture di media cilindrata che percorrono, in un anno, 10 mila chilometri.