Tutto il tempo che perdi su Internet potrebbe diventare una fonte di calore

Stoccolma vuole usare il calore in eccesso dei server surriscaldati nei data center per alimentare i termosifoni.

Se vivi a Stoccolma, il tuo appartamento potrebbe essere riscaldato dall’attività di chi naviga su Internet. La capitale svedese ha intenzione di diventare anche la capitale dei data center, per raccogliere il calore dei server surriscaldati e immetterlo nel sistema di riscaldamento locale. Un data center da 10 megawatt, secondo i calcoli degli esperti scandinavi, potrebbe produrre abbastanza calore da riscaldare 20 mila appartamenti.

Il calore in eccesso dei server è considerato fondamentalmente un problema economico per i data center. Raffreddare i server costa, alle imprese e all’ambiente. Secondo una stima, i data center usano tanta energia quanto l’intera industria aerea. E nel prossimo decennio, l’uso di energia elettrica potrebbe triplicare.

Con la nuova iniziativa di Stoccolma, i data center funzioneranno con energia rinnovabile e venderanno il calore in eccesso a Fortum Värme, l’azienda cittadina che si occupa del riscaldamento, ottenendo in cambio un servizio di raffreddamento gratuito.

“Il valore del calore in eccesso dei server – spiega Erik Rylander, numero uno di Fortum Värme – sarà calcolato in base al costo di produzione che dobbiamo sostenere per le fonti di calore tradizionali”.

Il sistema di riscaldamento cittadino è già al lavoro con alcuni piccoli data center, ma spera di estendere il progetto, attraendo aziende del settore con strutture all’avanguardia e incentivi fiscali. In questo modo, Stoccolma spera di ottenere il 10% del suo fabbisogno dal calore dei data center, nell’ambito della sua strategia di diventare “fossil fuel free” entro il 2040.

Fonte: Fastcoexist