Strategia per lo Sviluppo Sostenibile, via libera del Governo

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il documento per attuare i 17 target previsti dall’Agenda ONU 2030.

“Il documento intorno al quale edificare l’Italia dei prossimi decenni”. Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha definito la Strategia nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, approvata dal Consiglio dei Ministri per attuare i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 dell’ONU, seguendo il percorso indicato dall’Accordo di Parigi per lo stop alle emissioni fossili. Sull’Agenda 2030 si era già mosso il ministero dell’istruzione con il piano per l’educazione alla sostenibilità.

Il documento ruota attorno a cinque P strategiche: persone, pianeta, prosperità, pace e partnership. A queste parole chiave seguiranno target e azioni di monitoraggio.

Tra i perni dello sviluppo futuro c’è dunque la centralità della persona con il contrasto a povertà ed esclusione, senza dimenticare la salute del Pianeta attraverso tutela delle risorse naturali, a partire dal territorio e dall’acqua. Centrali anche la prosperità, garantita da nuovi modelli sostenibili orientati a efficienza e innovazione, la ricerca della pace, eliminando le disuguaglianze che pesano sulle nostre società, e infine le partnership necessarie a raggiungere ogni obiettivo.

“Non è un libro dei sogni – chiarisce il ministro Gian Luca Galletti – ma l’indirizzo preciso fornito da istituzioni e società civile per raggiungere gli obiettivi dell’Onu e onorare l’Accordo di Parigi sul Clima. Spero che la politica trovi il tempo e la responsabilità di confrontarsi su questi temi in campagna elettorale”.

Si tratta del primo passo per declinare e calibrare gli obiettivi dell’Agenda 2030 nell’ambito della programmazione economica, sociale e ambientale.

L’approvazione sarà seguita da una seconda fase, coordinata dalla Presidenza del Consiglio, per definire e quantificare gli obiettivi da associare ai target di sviluppo sostenibile che la Strategia stabilisce, nonché individuare i metodi condivisi per il loro monitoraggio e per la valutazione del contributo delle politiche attuali e future al loro raggiungimento.

“È chiarissima – aggiunge Galletti – la linea di coerenza con ciò che abbiamo chiesto tutti insieme firmando l’Accordo di Parigi sul contrasto ai cambiamenti climatici, sotto la spinta morale dell’Enciclica di Papa Francesco e l’impegno delle Nazioni Unite: un nuovo modello di crescita in cui l’ambiente sia riferimento delle scelte economiche e chiave del cambiamento sociale. Di questo processo Italia ed Europa sono protagoniste”.

“L’approvazione della Strategia nazionale di sviluppo sostenibile da parte del Consiglio dei Ministri è un passo importante per mettere l’Italia sul sentiero delineato dall’Agenda 2030 dell’Onu e conferma il buon lavoro svolto in questi anni dal Ministero dell’Ambiente, con la collaborazione dell’ASviS e di altri soggetti della società civile”, ha commentato il Portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) Enrico Giovannini dopo l’approvazione della Strategia: “È solo l’inizio di un lavoro molto complesso, necessario per mettere il Paese sul sentiero di sviluppo sostenibile”.

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