Strategia energetica nazionale, il documento è online

Un mese di tempo per inviare osservazioni e commenti ai ministeri competenti. Si fa tutto online.

La nuova Strategia energetica nazionale è disponibile per la consultazione, e per eventuali osservazioni, fino al 12 luglio. Il documento di oltre 230 pagine, presentato il 13 giugno dal ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e dal titolare del dicastero dell’Ambiente Gian Luca Galletti, descrive le linee guida di quello che dovrebbe essere il nuovo assetto del sistema energetico italiano da qui al 2030. Commenti, segnalazioni e proposte, sui siti www.mise.gov.it e www.minambiente.it, saranno valutate per la predisposizione del documento finale.

In sintesi, il futuro dell’energia in Italia ruota attorno a tre assi: una maggiore competitività del sistema Paese, riducendo il gap di costo dell’energia rispetto alla media europea e tutelando così il sistema industriale nazionale; il conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione definiti a livello europeo al 2030, con uno sguardo ai prossimi traguardi stabiliti dall’Accordo di Parigi e dalla Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile; il miglioramento della sicurezza degli approvvigionamenti e l’adeguamento dei sistemi e delle infrastrutture energetiche per rispondere alle nuove sfide di questo millennio. Per questi tre assi, sono descritti una serie di obiettivi specifici, approcci e strumenti che dovranno essere messi in pratica nei prossimi anni, partendo da nuovi meccanismi di incentivazione delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, passando per l’introduzione di nuovi meccanismi di Carbon pricing, l’individuazione di una exit strategy dal carbone con orizzonte 2030 e la definizione di nuove regole per un mercato energetico più competitivo ed efficiente.

“Riteniamo – scrivono i ministri Calenda e Galletti – che la Strategia energetica nazionale non possa essere esclusivamente il risultato del lavoro dei due Ministeri che ne hanno guidato l’elaborazione, ma deve avere l’ambizione di coinvolgere, in piena trasparenza di processo, tutti gli organi istituzionali competenti, le imprese, gli esperti e i cittadini. In quest’ottica, già in fase preliminare sono state consultate le Regioni e svolte due audizioni parlamentari per condividere l’inquadramento della struttura e le tematiche di consultazione. Gli organismi pubblici operanti sull’energia (Enea, Rse, Gse, Gme, Au, Ispra) e le società concessionarie del servizio di trasporto di elettricità e gas (Terna e Snam) hanno fornito un importante contributo legato alle loro competenze e al ruolo ricoperto. Inoltre, sono stati organizzati workshop con esperti internazionali del settore energetico e ascoltate le maggiori associazioni di categoria.”

“Con lo stesso spirito di dialogo – concludono i ministri – sottoponiamo alla discussione pubblica le proposte elaborate dai nostri due Ministeri, con lo scopo di pervenire a un quadro il più possibile condiviso, che costituisca la base per il piano energia e clima che impegnerà il nostro Paese, al pari degli altri Paesi europei, a definire il contributo e le misure che intendiamo porre in campo per l’attuazione del Clean Energy package.”

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