L’azienda del numero 1 di Tesla Elon Musk ha ideato un sistema per riutilizzare i razzi. E c’è riuscita.
L’economia circolare diventa spaziale con SpaceX. L’azienda statunitense fondata dal CEO di Tesla Elon Musk ha riutilizzato, per la prima volta nella storia, un razzo Falcon 9 per il trasporto in orbita di un satellite per le telecomunicazioni. E non finisce qui: il Falcon 9, dopo aver compiuto la sua missione, è tornato indietro atterrando su una piattaforma galleggiante nell’Oceano Atlantico. Pronto per essere utilizzato in futuro per una nuova missione. “Significa che ora puoi far volare e rivolare un lanciatore di classe orbitale, che è la parte più costosa del razzo – spiega Musk – questa alla fine sarà una gigantesca rivoluzione per il volo spaziale”.
Per ridurre i costi di missione, e indirettamente anche tutti i costi ambientali che comportano, SpaceX lavora da anni al riutilizzo dei razzi. Nel giro di 14 anni, un periodo piuttosto breve per l’industria aerospaziale, sono arrivati a comprendere che “piccolo è meglio”: questo ha portato al Falcon 9, un razzo di taglia piccola, alto “solo” 70 metri.
Fino ad oggi, il primo stadio dei lanciatori spaziali si staccava, attivando il secondo stadio e disintegrandosi nell’atmosfera. Nel caso del Falcon 9, quando il primo stadio termina il suo compito, effettua una manovra per rientrare alla base e atterrare verticalmente su una piattaforma.
SpaceX ha già sperimentato 13 rientri controllati e in 8 casi è riuscito con successo a far atterrare il primo stadio. Ora sta cominciando a riutilizzare gli stadi recuperati per nuove missioni. Un esempio virtuoso di economia circolare che genera un risparmio notevole. In genere, il trasporto in orbita di un satellite SpaceX costa almeno 60 milioni di dollari. L’azienda stima che, con il sistema di riutilizzo a pieno regime, sarà in grado di abbassare il prezzo del 30%, vale a dire 20 milioni di dollari in meno. Ma questo a Musk non basta. Il suo prossimo obiettivo: riutilizzare lo stesso razzo entro 24 ore per due lanci consecutivi.