Mycoworks: sembra vera pelle ma è fatta con i funghi

Una startup di San Francisco lancia un’alternativa sostenibile, economica e di qualità al cuoio.

Sembra vera pelle, ma è fatta di funghi. È il nuovo materiale prodotto da una startup di San Francisco che, nel giro di pochi anni, potrebbe diventare l’alternativa sostenibile al cuoio di scarpe e portafogli. Mycoworks, questo il nome dell’azienda, utilizza micelio – fibre simili a radici che costituiscono la base dei funghi – per trasformare i residui vegetali in nuovo materiale.

Per realizzare un campione ci sono volute due settimane, contro i 3 anni necessari per allevare un animale. E mentre gli allevamenti necessitano di grandi risorse, il processo del micelio è completamente naturale e perfetto nell’ottica di un’economia circolare. In altri termini, per produrre un paio di scarpe in pelle ci vogliono 15 chili di CO2, mentre la pelle di Mycoworks è carbon neutral.

I materiali vegetali – ad esempio le pannocchie di mais – assorbono CO2 mentre crescono, ma se vengono gettate la reimmettono in atmosfera. Se invece vengono trasformati in nuovo materiale, l’anidride carbonica finirebbe catturata in un paio di scarpe.

Intervenendo sul processo, è possibile ottenere diversi tipi di pelle. Alterando l’ambiente di crescita, si può avere un effetto “pelle di alligatore” o “pelle di vitello”. Senza dover mai ricorrere all’animale interessato.

Anche se i nuovi prototipi stanno destando l’interesse di animalisti e ambientalisti, secondo Mycoworks il nuovo materiale potrà ambire al mercato di massa in quanto ha un prezzo competitivo. L’azienda nel corso del 2017 avvierà la produzione e i primi prodotti costeranno esattamente quanto la pelle di alta qualità. Ma nel giro di 4 anni, all’aumentare dei volumi, la pelle fatta con i funghi potrebbe arrivare a costare 50 euro a metro quadro.

Fonte: Mycoworks