#SeaGarbageChallenge, su Facebook la sfida per pulire le spiagge

Gli utenti sono invitati a raccogliere i rifiuti abbandonati sulla riva e in mare e a postare una foto sul social network.

Le sfide di Facebook, versione digitale delle antiche catene di Sant’Antonio, corrono in soccorso dell’ambiente. È il caso di #SeaGarbageChallenge, che sfida i bagnanti – perennemente collegati ai loro smartphone – a raccogliere i rifiuti abbandonati in spiaggia o in mare e a postare foto sui social network.

L’iniziativa è stata lanciata a inizio agosto dall’agenzia di comunicazione milanese Mediathyche con un post su Facebook:

Vi sfidiamo a ripulire spiagge e mari da ogni tipo di RIFIUTO!
Mediatyche, agenzia di comunicazione improntata sulla sostenibilità, lancia la sfida dell’estate!

Regole:

  • Postare una foto o un video mentre raccogliete spazzatura dalla spiaggia; di tutti i selfie che vi fate in spiaggia, almeno uno destinatelo ad una buona causa!
  • Nominare 2 amici a fare lo stesso
  • Copiare e incollare le regole (e aggiungere i propri commenti a volontà)
  • Non bisogna donare denaro, semplicemente il proprio tempo

Risultato? Un mondo più pulito, l’unico mondo sostenibile!

“Lavoriamo da anni per promuovere all’interno delle aziende e tra i singoli le buone pratiche del vivere green, ed è importante ricordarlo anche in vacanza, quando di solito si è più rilassati e meno attenti al benessere del Pianeta”, spiega in nota stampa la partner e co-fondatrice di Mediatyche Elena Rabaglio.

L’obiettivo di #SeaGarbageChallenge è sensibilizzare il pubblico della rete sul cosiddetto marine littering, l’abbandono dei rifiuti in mare, e sui seri danni che può creare all’ecosistema. L’immagine più potente, in tal senso, è la Patch Garbage South Pacific, l’enorme isola galleggiante interamente composta dai rifiuti che solca i mari del Pacifico e ha una superficie di oltre 2,6 milioni di chilometri quadrati, pari a otto volte l’Italia.