Scarpe da ginnastica: ecco come farle riciclare!

Il progetto Esosport Run trasforma le suole in gomma delle sneakers in pavimentazioni sportive.

E se tutte le vostre vecchie scarpe da ginnastica diventassero pavimentazione per piste d’atletica e parchi giochi? In Italia c’è un progetto che rende tutto ciò possibile: si chiama Esosport Run e, attraverso una rete diffusa in tutto il Paese, evita che sneakers, scarpe da running o infradito (l’importante è che abbiano la suola in gomma) finiscano in discarica, le ricicla e dona la materia prima seconda ottenuta alle pubbliche amministrazioni.

Il funzionamento di Esosport Run è semplice. Basta consultare la mappa dei punti di raccolta, presenti all’interno di una serie di luoghi concordati con la pubblica amministrazione: scuole, spazi ludici o ricreativi, impianti sportivi, negozi e centri commerciali. Una volta arrivati sul posto con le scarpe da buttare, bisogna inserirle in un sacchetto creato ad hoc, l’Esosport Bag, e chiudere il tutto utilizzando l’apposita striscia. Il sacchetto va poi gettato all’interno dell’Esobox, un contenitore in cartone riciclato.

Le scarpe raccolte verranno poi sottoposte a un accurato procedimento di separazione della suola dalla tomaia e, attraverso il riciclo, si otterrà una nuova materia prima. L’associazione GOGREEN Onlus si occuperà poi di regalarla alle amministrazioni pubbliche per costruire la pavimentazione di un parco giochi o di una pista d’atletica. A tal fine, sono stati creati due progetti paralleli: i Giardini di Betty, che prevede la creazione o la riqualificazione di parchi giochi, realizzati con la pavimentazione antitrauma generata dal processo di riciclo di scarpe sportive esauste, copertoni e camere d’aria di biciclette; La Pista di Pietro, che si propone di realizzare nuove piste di atletica, dedicate al celebre atleta Pietro Mennea, utilizzando come base per il fondo il materiale ottenuto dal riciclo di scarpe sportive, copertoni e camere d’aria esausti.

I copertoni e le camere d’aria citate nel progetto dedicato a Mennea arrivano da Esosport Bike, iniziativa nata nel 2017 e che si rivolge ai negozianti di biciclette, ai Comuni e ai fornitori di servizi di bike sharing: uno speciale servizio di raccolta, trasporto e smaltimento su tutto il territorio nazionale che permette di avviare al recupero camere d’aria e copertoni esausti. E dal 2018 c’è anche Esosport Balls, per la raccolta e il riciclo delle palline da tennis.

Il progetto Esosport compie 10 anni l’anno prossimo: era il 2009 quando Nicolas Meletiou, runner appassionato, ebbe l’intuizione di rendere più sostenibile lo sport attraverso l’economia circolare. Meletiou era anche managing director di ESO, azienda specializzata nella gestione dei rifiuti da ufficio e, durante una telefonata con un preparatore atletico e un ex maratoneta, iniziò a ragionare sul tema del corretto smaltimento delle scarpe sportive. Lo stesso Meletiou, nel 2017, a causa di un infortunio è costretto a prendersi una pausa dalla corsa e sale in sella a una bicicletta. Quando buca per la prima volta, si rivolge a un negozio di biciclette ma questo non accetta lo pneumatico bucato come rifiuto, dicendo che non avrebbe saputo come smaltirlo. Da questi due episodi, la nascita dei progetti Esosport Run e Esosport Bike. Non è dato sapere come sia nato Esosport Balls, anche se è facile immaginarlo.