Progetto italiano dà nuova vita alla vetroresina di camper, yacht e treni

Revyta svilupperà una piattaforma per riciclare il materiale plastico rinforzato con vetro.

Cosa hanno in comune uno yacht, un treno e un camper? Sono mezzi di trasporto, è vero, ma c’è dell’altro: tutti e tre sono costruiti utilizzando vetroresina. Ora un nuovo progetto di economia circolare si propone di dare una soluzione allo smaltimento e al riciclo di questo tipo di plastica rinforzata con vetro utilizzata per navigare, viaggiare su rotaia o su strada. Il progetto di chiama Revyta (Recupero Vetroresina Yacht Treni Camper) ed ha già ricevuto il sostegno della Guardia di Finanza nel corso dell’appena concluso Salone Nautico di Genova.

Il costo del progetto, cofinanziato dalla regione Toscana, è di 1,5 milioni di euro. La cifra servirà a sviluppare e rendere operativa nel giro di due anni una piattaforma integrata in grado di gestire l’intero processo di riciclo della vetroresina. Verranno utilizzate tecnologie già sviluppate: dalla robotica per il disassemblaggio e la selezione dei materiali al trattamento con un brevetto chimico in sperimentazione per ottenere fibre e resine ad alto valore aggiunto.

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Capofila di Revyta è il cantiere navale Effebi di Viareggio, nota località marittima in provincia di Lucca. Assieme a Effebi, sono presenti altre imprese toscane: la Sniap di Livorno, attiva nella progettazione del settore dei trasporti ferroviari, la Dife di Serravalle Pistoiese, che gestisce rifiuti industriali e Flashpoint di Cascina, in provincia di Pisa, che si occupa di consulenza sulle sostanze/miscele chimiche. Il progetto è portato avanti in collaborazione con il Consorzio Polo Tecnologico Magona, l’istituto di robotica della Scuola superiore di studi universitari e perfezionamento Sant’Anna, e il dipartimento architettura dell’Università degli studi di Firenze. Tra i partner figurano anche il Distretto Tecnologico per la Nautica e la Portualità Toscana, il Distretto tecnologico ferroviario toscano e il Distretto Interni e Design della Toscana. La Guardia di Finanza metterà a disposizione una propria imbarcazione per l’attività di sperimentazione.