Pile, diminuiscono i rifiuti grazie alla diffusione delle ricaricabili

Pubblicato il Rapporto del Centro di Coordinamento Pile e Accumulatori: raccolta in leggero calo, ma la notizia è positiva.

Nel 2016 l’Italia ha raccolto e avviato al trattamento 9.500 tonnellate di pile portatili. Il dato è in leggero calo rispetto all’anno precedente, ma stavolta è una buona notizia: la diffusione degli accumulatori portatili ricaricabili al posto delle pile usa e getta, infatti, sta allungando il ciclo di vita medio delle batterie e di conseguenza sono sempre meno i rifiuti che si generano e che quindi sono disponibili per la raccolta. I dati sono contenuti all’interno del terzo Rapporto del Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori, in cui il Consorzio rendiconta sull’operato dei Sistemi Collettivi e Individuali che lo compongono.

Resta costante, invece, la raccolta degli accumulatori industriali e per veicoli di cui sono state avviate al riciclo da parte dei sistemi aderenti al CDCNPA quasi 160.000 tonnellate. È in crescita il numero di punti di raccolta dove i cittadini possono conferire le pile esauste e a fine 2016 si è superata la soglia dei 5.000 punti su tutto il territorio nazionale.

I dati nel dettaglio

Pile e accumulatori portatili

La panoramica inizia dalle pile e accumulatori portatili, una categoria in cui sono compresi i prodotti più comuni come stilo, torce o batterie di telefonini e computer portatili. Nel 2016 la raccolta è stata di 9.495.012 kg, appena meno delle 10 milioni di tonnellate registrate l’anno precedente (-6%). La raccolta complessiva ha avuto origine da due flussi: 4.697.802 kg provenienti dai Sistemi Collettivi e Sistemi Individuali (consorziati del CDCNPA), che svolgono il servizio presso i soggetti iscritti al CDCNPA, e 4.797.210 kg derivanti dai servizi di raccolta professionali svolti sempre dai Consorziati presso altri soggetti che detengono i rifiuti (raccolta volontaria).

La rete dei luoghi di raccolta

Continua ad aumentare il numero di luoghi di raccolta dove vengono conferiti o stoccati i rifiuti destinati al trattamento: a fine 2016 erano 5.283, per la gran parte centri di raccolta gestiti da Comuni e aziende di igiene urbana oppure punti vendita della distribuzione, presso cui è possibile restituire gratuitamente le pile scariche. A livello territoriale, la regione con più luoghi di raccolta è la Lombardia con 1.128 strutture, seguita dal Veneto (624) e dal Piemonte (504). Nelle altre aree le regioni più attrezzate sono il Lazio con 347 luoghi di raccolta e la Campania con 237.

La raccolta nelle regioni

Anche la raccolta vede prevalere le regioni del Nord da cui provengono circa i due terzi dei rifiuti gestiti direttamente dal CDCNPA (al netto della raccolta volontaria). Le regioni che raccolgono di più sono ancora Lombardia con 1.052.695 kg, Veneto con 754.198 kg e Piemonte con 524.846 kg. Al Centro la regione più attiva è la Toscana (450.549 kg) e al Sud la Campania (142.740).

Accumulatori industriali e per veicoli

L’altra categoria raccolta dai Consorziati del CDCNPA è quella degli accumulatori industriali e per veicoli costituita per l’83% da batterie di auto, camion, moto, ecc. In questo settore la raccolta è rimasta sostanzialmente stazionaria rispetto all’anno precedente con 159.760.458 kg raccolti e avviati al riciclo nel corso del 2016.

“I dati contenuti nel Rapporto Annuale – spiega Giulio Rentocchini, Presidente del CDCNPA – e in particolare il leggero calo registrato, ci raccontano un fenomeno a cui stiamo assistendo da anni: l’uso sempre più massiccio di accumulatori ricaricabili al posto di pile usa e getta. Questo significa sostituire prodotti che diventano rifiuto dopo poche settimane con altri che possono essere ricaricati centinaia di volte nel corso di anni. Da un punto di vista ambientale è un passaggio importante ma è ovvio che i rifiuti disponibili per la raccolta sono sempre meno. Poi rimane anche la cattiva abitudine di gettare le pile nel cestino dei rifiuti indifferenziati. Per questo – conclude Rentocchini – il CDCNPA ha deciso di investire in iniziative di comunicazione che dal prossimo autunno incrementeranno la conoscenza delle corrette modalità di raccolta differenziata delle pile e gli accumulatori portatili”.

Scarica il Rapporto del Centro di Coordinamento Pile e Accumulatori