Pacchetto Economia Circolare, si va verso l’approvazione definitiva

Ok all’accordo tra Consiglio e Parlamento UE, con alcune modifiche. Possibile via libera entro inizio 2018.

È arrivato l’ok all’accordo provvisorio tra il Consiglio dell’Unione Europea e il Parlamento Europeo relativo al cosiddetto pacchetto sull’economia circolare, in particolare alle quattro proposte di direttiva, tre su rifiuti, discariche e imballaggi, una su rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, veicoli fuori uso, pile e accumulatori.

L’intesa è preliminare all’ultima fase dei negoziati a tre tra Commissione, Consiglio e Parlamento per l’approvazione definitiva del pacchetto economia circolare, prevista per i primi mesi del 2018.

Le negoziazioni, iniziate nel maggio 2017, hanno portato ad alcune novità. Come, ad esempio, il tetto del 10 per cento entro il 2035 per il conferimento di rifiuti urbani in discarica. Per quanto riguarda il riciclo, l’asticella è fissata al 65 per cento entro il 2035 con step intermedi al 2025 e al 2030. Target del 70 per cento per gli imballaggi entro il 2030, con obiettivi intermedi che cambiano a seconda dei materiali.

“Siamo riusciti a portare a casa un grande risultato, che pone nuove basi per uno sviluppo economico e sociale europeo sostenibile”, ha commentato alle agenzie l’europarlamentare Simona Bonafè, relatrice del pacchetto sull’economia circolare.

“Per la prima volta – ha aggiunto – gli stati membri saranno obbligati a seguire misure univoche e condivise sul ciclo di vita delle materie prime e sullo smaltimento dei rifiuti. Un piano ambizioso, con dei paletti chiari e inequivocabili, come quello che rafforza le misure di prevenzione della generazione di rifiuti, estende gli obblighi di raccolta separata ai rifiuti organici, tessili e pericolosi e fissa al 10% la quota massima che potrà essere smaltita in discarica entro il 2035. Il pacchetto, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, prevede inoltre una riduzione del 50% degli sprechi alimentari e il raggiungimento della soglia del 65% di riciclaggio da parte di tutti gli stati membri. Una battaglia che renderà l’economia del Vecchio continente, tra le più virtuose del mondo”.