Ortofrutta, arriva il packaging naturale che riduce gli sprechi

L’imballaggio in cartone è un brevetto italiano di Bestack e Università di Bologna.

L’economia circolare si fa anche al mercato dell’ortofrutta, con il packaging anti-spreco. Si tratta di una confezione smart che, grazie all’aggiunta nel cartone di olii essenziali naturali ad azione antimicrobica, permette di prolungare la shelf life della frutta, riducendo in modo significativo gli scarti. L’idea è tutta italiana ed è stata brevettata dal Bestack, il consorzio no profit dei produttori di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta, in collaborazione con l’Università di Bologna. Il nuovo imballaggio sarebbe non solo ecosostenibile, ma anche in grado di prolungare la data di scadenza di frutta e verdura.

Tutto comincia a fine 2017, quando Bestack avvia una collaborazione con Sant’Orsola con l’obiettivo di verificare l’efficacia dei cosiddetti imballaggi attivi – quelli basati appunto sugli oli essenziali – sui piccoli frutti e in particolare sui lamponi Sant’Orsola e sulle ciliegie Orchidea Frutta.

A testare il nuovo packaging attivo anti-spreco è stato il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari (Distal) dell’Università di Bologna. Sia nel caso del lamponi sia in quello delle ciliegie i ricercatori hanno analizzato la percezione del consumatore e l’impatto sui comportamenti di acquisto e sulle dinamiche commerciali.

I test sui lamponi sono stati effettuati in due mesi, da aprile a maggio 2018. Dalle analisi effettuate dall’Università di Bologna è emerso che i lamponi confezionati nell’imballaggio attivo, rispetto a quelli nel packaging in cartone tradizionale, risultano più freschi (maturati del 10-11% in meno dopo quattro giorni dal confezionamento) e hanno in generale un aspetto migliore (+12,3% dopo quattro giorni). Hanno un profumo migliore (+14,2% dopo 4 giorni) e un gusto migliore (+9,6% dopo 4 giorni). Ma soprattutto, se confezionati in imballaggio attivo, i lamponi hanno meno possibilità di finire nella spazzatura perché sovra maturi: lo spreco si riduce infatti del 6,25%.

Analoghi i risultati sulle ciliegie. Durante il test visivo in magazzino per valutare la store life delle ciliegie a temperatura ambiente, oltre al prodotto confezionato in imballaggio in cartone tradizionale e in cartone attivo, è stato considerato anche quello in imballaggio in plastica a sponde abbattibili. Risultato? Dopo quattro giorni dal confezionamento, lo scarto si riduce del 10,5% per il prodotto confezionato in cartone attivo rispetto a quello confezionato in cartone tradizionale. In un confronto con le cassette in plastica a sponde abbattibili, il beneficio del cartone attivo è ancora più evidente: lo spreco di ciliegie si riduce infatti del 12,4%.

“Gli antimicrobici naturali contenuti nel cartone attivo – sottolinea il direttore di Bestack Claudio Dall’Agata – consentono di disinfettare la superficie degli imballaggi, ridurre le cariche batteriche anche patogene e aumentare la sicurezza alimentare. In secondo luogo consentono di rallentare i processi di maturazione e senescenza di lamponi e ciliegie, dando al prodotto una shelf life superiore di oltre un giorno in entrambi i casi e differenziali di scarto consistenti, considerato soprattutto il valore unitario del prodotto.”

In questo video si spiega come funzionano gli imballaggi attivi!