Lotta all’abbandono di rifiuti: in India parte dal basso

Versova Beach a Bombay, in India, è diventata emblema della lotta all’abbandono selvaggio di rifiuti. Da spiaggia tra le più inquinate al mondo, a scenario di un’iniziativa dal basso che ha provveduto a rigenerare l’area.

Senza aiuti dallo stato, i responsabili del Versova Residents Volunteers (VRV), un “comitato di quartiere” che promuove la partecipazione civica attiva, con il supporto delle Nazioni Unite, sono riusciti infatti ad organizzare delle giornate di pulizia che hanno coinvolto oltre 1500 volontari. Un movimento spontaneo che ha suscitato così tanto entusiasmo da dare vita ad un’impresa che sembrava quasi impossibile: ripulire 2,5 km di spiaggia da circa 2900 tonnellate di spazzatura.

Prima dell’intervento del VRV, Versova Beach era ridotta, come altre spiagge della megalopoli indiana, ad una discarica a cielo aperto in riva al mare. Le conseguenze di questa crisi dei rifiuti per l’ecosistema costiero erano devastanti e avevano ripercussioni sia per le attività di pesca, sia per la salute dei residenti. Uno studio condotto dal ReefWatch Marine Conservation di Bombay aveva evidenziato che a comporre la massa dei rifiuti che soffocava le coste cittadine erano, ed in alcuni casi sono tuttora, perlopiù buste di plastica, imballaggi per alimenti, pneumatici abbandonati e polistirolo. L’analisi aveva avuto una durata di circa sei mesi, da Novembre 2015 a Maggio 2016, e si era focalizzata su nove delle spiagge urbane — Gorai, Aksa, Madh, Versova, Juhu, Dadar, Chimbai, Erangal and Girgaum Chowpatty. Ad ottenere il triste primato di più inquinate erano state Juhu, Aska e, appunto, Versova.

Ma con la mobilitazione di #CleanupVersovaBeach e sforzi che sono proseguiti per oltre 52 settimane, i volontari sono riusciti a ripulire la spiaggia da un’enorme varietà di rifiuti: frammenti di plastica e vetro, bottiglie di PET, carta, indumenti, reti da pesca, batterie, sacchi di cemento e pezzi di automobili.

“L’entusiasmo che abbiamo riscontrato mi ha reso estremamente soddisfatto. Le giornate di pulizia sono state un successo e grazie al passaparola la partecipazione delle persone ha continuato ad aumentare. Spero che quest’iniziativa sia destinata a durare. Stiamo ricevendo riscontri fantastici dai residenti e dai volontari.” Ha affermato Afrooz Shah, fondatore dei Versova Residents Volounteers.

E se una buona pratica funziona, c’è ancora però tanto da fare per il resto della città. Molte altre spiagge di Bombay sono ancora teatro di una crisi di rifiuti di proporzioni preoccupanti. La rigenerazione stavolta potrebbe partire dal basso.

Articolo realizzato da: Agnese Metitieri