LOOP-Ports, l’economia circolare dei porti parte da Ravenna

Il progetto europeo coinvolge 13 partner da 6 Paesi UE: coinvolta l’Università di Bologna con il campus di Ravenna.

C’è anche un pezzo di Italia in LOOP-Ports, il progetto europeo per facilitare la transizione verso un’economia più circolare nel settore dei porti, dove i prodotti, i materiali e le risorse non siano considerati rifiuti ma possano diventare modelli di business sostenibili e replicabili in scali con caratteristiche simili.

A partecipare al progetto coordinato dalla Fundación Valenciaport e finanziato dall’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) attraverso l’iniziativa EIT Climate-KIC, c’è infatti l’Università di Bologna, attraverso il Centro interdipartimentale di ricerca per le scienze ambientali (Cirsa) del Campus di Ravenna. Il Centro svolge attività di ricerca nei campi della gestione del territorio, della gestione di risorse e rifiuti, della modellizzazione della vulnerabilità e dalla V.I.A. Previsto anche il coinvolgimento del Centro per l’innovazione di Fondazione Flaminia, fondazione senza scopo di lucro che supporta la ricerca come volano per accelerare i processi di innovazione del territorio e che gestisce il Tecnopolo di Ravenna. Fondazione Flaminia promuoverà il collegamento tra i portatori di interesse del territorio.

LOOP-Ports verrà sviluppato in un periodo di oltre due anni e creerà una rete di economia circolare nei porti, concentrandosi su materiali ad alto potenziale, principalmente metalli, plastica, cementi e biomateriali.

Al centro del progetto ci sono lo scambio di esperienze e di buone pratiche. LOOP-Ports fornirà inoltre raccomandazioni e strategie, promuoverà la formazione e nuove iniziative commerciali sia nei cluster portuali che in altri ambiti legati a questo settore.

Sono 13 i partner del progetto, provenienti da sei Stati membri dell’Unione Europea: Spagna, Italia, Francia, Germania, Danimarca e Paesi Bassi. Si tratta di Fundación Valenciaport (coordinatore); EIT Climate-KIC S.L; Climate-KIC S.r.l; Climate-KIC GmbH; Danmarks Tekniske Universitet (DTU); NTU International A/S; Nederlandse Organisatie voor Toegepast Natuurwetenschappelijk Onderzoek (TNO); Università di Bologna; Universität Hamburg; Universidad Politécnica de Madrid; Universitat de València; Eco Environnement Ingenièrie (2EI) e Veolia Innove.