L’economia circolare corre sui binari con il Treno Verde

Partita l’iniziativa di Legambiente. Da Catania a Milano per finire a Bruxelles, i convogli racconteranno i campioni della circular economy italiana.

Sui binari dell’economia circolare, dal sud al nord Italia fino a superare le Alpi ed arrivare a Bruxelles. È il viaggio del Treno Verde di Legambiente, partito da Catania il 22 febbraio, che viaggerà attraverso 11 tappe fino al 31 marzo, con destinazione finale la capitale politica dell’Europa. L’iniziativa, a cui partecipa anche il Ministero dell’Ambiente, è dedicata all’economia circolare e al riuso: visitando i convogli che si fermeranno nelle città, i visitatori potranno incontrare cento tra aziende, associazioni e istituzioni che già mettono in pratica la circular economy.

Le tappe in programma sono undici: Catania centrale (24-25-26 febbraio), per poi andare a Paola (28 febbraio-1 marzo), Potenza centrale (3-4 marzo), Bari centrale (6-7 marzo), Salerno (9-10-11 marzo), Pescara centrale (13-14 marzo), Foligno (16-17-18 marzo), Bologna centrale (20-21 marzo), Vicenza (23-24 marzo), Asti (26-27-28 marzo) e Milano Porta Garibaldi (30-31 marzo).

In tutte le tappe verrà dato spazio all’economia circolare, con una mostra itinerante e incontri con i cento campioni dell’economia circolare, impegnati nel recupero di materie che, fino a ieri, finivano in discarica. L’obiettivo è arrivare a 30mila presenze.

“In Europa il pacchetto sull’economia circolare è in una fase avanzata di definizione – ha detto Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente – L’Italia ha oggi tutte le carte in regola per fare da capofila nell’economia circolare europea, grazie alle tante esperienze virtuose in atto nel paese che racconteremo durante il viaggio del Treno verde.”

Oltre all’economia circolare si parlerà anche di inquinamento. Il treno misurerà la situazione dell’aria in tutte le città toccate. Un problema sollevato anche a livello europeo: a un mese e mezzo dall’inizio dell’anno, sono già tre le città italiane che hanno già superato i 35 giorni di sforamento del limite giornaliero di Pm10 consentito dalla legge: Cremona, Frosinone e Torino. Altre undici sono, invece, sopra i 30 giorni. “Sulla qualità dell’aria – ha detto il ministro Gian Luca Galletti – non siamo a posto rispetto ai limiti imposti dall’Ue. Abbiamo fatto molti passi in avanti in diverse città, ma molto resta da fare”.

Per maggiori informazioni, consulta il sito di Treno Verde