Lavori stradali: disponibili tecnologie per rendere più sicure le nostre strade

Protagoniste della manifestazione Asphaltica (Verona, 22-25 febbraio) le nuove tecnologie per costruire e manutenere in modo efficace le nostre strade, riducendo i pericoli e le emissioni inquinanti.

L’evoluzione delle tecniche di costruzione e manutenzione delle strade è protagonista indiscussa di Asphaltica, il Salone europeo dedicato all’intera filiera dell’asfalto e delle infrastrutture stradali, in corso a Verona fino al 25 febbraio e promosso da SITEB – Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade e Veronafiere.

Le aziende del comparto, alle prese da 10 anni con la crisi che provoca contrazioni dei lavori, sono oggi impegnate in costanti investimenti nel campo dell’innovazione per ridurre le emissioni inquinanti prodotte durante le attività di costruzione e manutenzione e per rendere più durevole e sicuro il nostro patrimonio stradale, circa 500.000 chilometri tra strade e autostrade.

“Il costante progresso e gli investimenti degli operatori”, evidenzia il Presidente SITEB – Michele Turrini, “hanno portato oggi alla disponibilità di tecnologie all’avanguardia a livello europeo, che molto spesso però si confrontano con bandi di gara costruiti ancora secondo la logica del massimo ribasso o che comunque privilegiano esclusivamente gli elementi economici dell’offerta e non premiano l’adozione di tecniche eco-sostenibili o che prevedono l’impiego di materiali riciclati”.
Più o meno innovative, più o meno diffuse sulle nostre strade, sono diverse le principali tecnologie adottate per migliorare la sicurezza degli automobilisti e abbattere le emissioni inquinanti:

ASFALTI E STRADE PERPETUE
Sono progettati e costruiti per durare almeno 50 anni senza necessità di interventi strutturali o ricostruzioni, con il solo rinnovo periodico del sottile strato superficiale di 2-3 cm.
Una tecnologia, chiamata “thinlay”, permette inoltre di realizzare strati stradali superficiali di soli 2 centimetri con elevata resistenza, in grado di durare fino a 12 anni.

ASFALTO MANGIA-SMOG
Si tratta di una tecnologia cosiddetta “fotocatalica” che, in presenza di luce, assorbe componenti inquinanti quali ossidi di azoto e zolfo, oltre alla CO2. Tale effetto si ottiene attraverso eco-rivestimenti contenenti ossido di titanio. La soluzione “mangiasmog” è particolarmente adatta ai centri cittadini con alti livelli di emissioni nocive e a quei tratti di strada in cui il traffico è strutturalmente congestionato.

ASFALTO ANTIGHIACCIO
Questo tipo di asfalto utilizza particolari sali che abbassano il punto di congelamento delle pavimentazioni in presenza di neve, evitando la formazione di pericolosi strati di ghiaccio. Particolarmente adatto alle strade di montagna soggette a precipitazioni e nevicate.

STRADE “RICICLATE”
L’asfalto è un materiale facilmente e completamente riciclabile. Nel rifacimento di una pavimentazione si può, quindi, impiegare una quantità anche notevole(70-80%) di asfalto riciclato, soprattutto negli strati non superficiali, evitando di consumare risorse non rinnovabili (pietrischi e petrolio).

CONGLOMERATI CON PFU
Altra applicazione interessante riguarda l’utilizzo di pneumatici fuori uso riciclati, il cui granulo o polverino viene miscelato con il conglomerato bituminoso, aumentando l’aderenza dei veicoli al manto stradale, favorendo il controllo della traiettoria e la frenata e riducendo sensibilmente il rumore.

INERTI ALTERNATIVI
Tra le novità in mostra ad Asphaltica anche i nuovi materiali inerti generati dal processo di trattamento e recupero sia delle scorie d’altoforno, sia dei rifiuti solidi urbani, utilizzati come prodotti sostitutivi delle materie prime di estrazione naturale in cicli industriali e nell’ambito della moderna industria dell’edilizia.
E molto di più si potrebbe fare se in Italia (a differenza di quanto avviene nel resto d’Europa) il fresato d’asfalto, materiale prodotto dalla rimozione delle pavimentazioni stradali, non venisse considerato rifiuto speciale dalla Pubblica Amministrazione, che di fatto anziché incentivarne l’utilizzo, ne ostacola in tutti i modi il recupero.

ASFALTO DRENANTE
Una soluzione ormai consolidata, particolarmente diffusa sulle nostre autostrade, ottenuta attraverso l’applicazione di un manto asfaltico più poroso rispetto a quello tradizionale e in grado di assorbire al proprio interno l’acqua piovana, che consente di viaggiare all’asciutto aumentando la sicurezza e migliorando il comfort di guida. Grazie a questa tecnologia e al bitume modificato utilizzato come legante, l’acqua scorre sullo strato sottostante della strada e viene raccolta ai lati della carreggiata dopo aver subito una veloce filtrazione. Oggi almeno il 15% dell’asfalto prodotto è di questa tipologia.

ASFALTO FONOASSORBENTE
Questa tecnologia, sempre più applicata soprattutto nei centri abitati, consente di attutire il rumore prodotto dal traffico di veicoli, riducendo l’inquinamento acustico delle grandi città. Può essere realizzata sia come variante dell’asfalto drenante (grazie a un doppio strato di materiale bituminoso modificato), sia inserendo nella miscela gomma triturata proveniente da pneumatici riciclati, argilla espansa o altri componenti.

ASFALTI TIEPIDI, A BASSA TEMPERATURA O A FREDDO
I cosiddetti asfalti tiepidi sono prodotti e stesi a temperature di circa 120°C (anziché circa 160°) e riducono sensibilmente il consumo di combustibile e le emissioni di fumi e odori (al di sotto di 130°C l’emissione di fumi e odori tende infatti a sparire). Le emissioni possono essere completamente eliminate lavorando “a freddo”, con l’utilizzo di emulsioni bituminose (bitume sciolto nell’acqua) o di bitume “schiumato” (bitume espanso); elementi che aumentano la fluidità e la lavorabilità del materiale senza che sia necessario riscaldarlo.

ASFALTO TRASPARENTE, COLORATO O STAMPATO
Si tratta di apprezzate applicazioni paesaggistiche che riducono al minimo l’impatto “nero” della strada sull’ambiente circostante migliorando l’aspetto visivo. Oggi è possibile realizzare pavimentazioni colorate in diverse tonalità, anche molto vivaci (con l’utilizzo di leganti sintetici). Con l’ausilio di griglie metalliche, inoltre, si possono imprimere disegni di vario tipo sull’asfalto, anche per simulare pavimentazioni con sampietrini o altre pietre. L’asfalto colorato è utilizzato per l’arredo di aree urbane e monumentali, ma anche giardini e parchi. L’applicazione nelle piste ciclabili e pedonali serve anche a caratterizzarle, aumentando così la sicurezza.

MEMBRANE BITUMINOSE DI RINFORZO
Un’alternativa economica e vantaggiosa rispetto al completo rifacimento delle strade ammalorate può essere l’interposizione di una diaframma tra gli strati conglomerato. Tale diaframma è costituito da una membrana bituminosa in velo vetro che funge da armatura riducendo le tensioni e ripartendo i carichi. Agendo come uno scudo, impedisce alle fessure (cracking) di risalirei agli strati superiori, aumenta la resistenza a fatica e allunga la vita delle pavimentazioni. Più efficaci delle geogriglie, le membrane bituminose di rinforzo garantiscono la totale impermeabilizzazione della sovrastruttura e del sottofondo, impedendo fenomeni di pumping e di risalita di materiali fini.