La Grande Mela… verde. Il compostaggio di quartiere conquista New York

Risale al 2013 la comparsa delle prime compostiere di quartiere a NY. Spazi urbani residuali, giardini condivisi e mercati contadini: erano questi in origine i luoghi in cui i residui organici venivano raccolti in appositi contenitori di plastica resistente. Requisito indispensabile, che fossero a prova di procione!

Non tutto può finire nel compost: il motto a NY è If it grows, it goes, “Se cresce, ci va”.

Se la raccolta in sé richiede uno sforzo minimo – solo quello mentale di cambiare le proprie abitudini – l’organizzazione pratica necessita di un po’ di strategia. A New York i meccanismi di conferimento di comunità sono già stati rodati con successo da alcuni comitati e gruppi informali: pioniere il Lower East Side Center.

Obiettivo dell’amministrazione è di assicurare ad ogni cittadino l’accesso ad un punto di raccolta entro la fine del 2017. I risultati dello scorso anno sono incoraggianti: 23mila tonnellate di compost accumulato da circa 300mila abitazioni, 722 tra scuole ed edifici pubblici e 80 punti di conferimento sparsi in città.

Un grant, recentemente istituito da Manhattan Borough President’s Office, Manhattan Solid Waste Advisory Board Citizens Committee for New York City, ha distribuito tra 36 giardini condivisi circa 23mila dollari per sostenere l’installazione di dispositivi per la minimizzazione degli sprechi e il supporto alla sostenibilità.

L’ultima iniziativa in ordine di tempo è quella nata spontaneamente, grazie agli incentivi municipali, nel Lydia’s Magic Garden di Harlem. I membri del comitato di quartiere hanno voluto installare una compostiera condivisa che sfrutta l’integrazione del caffè nel mix. Due i benefici principali: la riduzione della produzione di rifiuti in città e la neutralizzazione dei cattivi odori naturalmente generati dai processi di compostaggio.

Un’ottima occasione per cementare anche i rapporti sociali del quartiere, dal momento che il comitato sta lavorando in partnership con delle caffetterie locali.

L’economia circolare genera sostenibilità sociale, ambientale ed economica.

Articolo realizzato da: Agnese Metitieri