Friuli Venezia Giulia, prove tecniche di economia circolare

Via libera del Consiglio Regionale al ddl su gestione rifiuti e principi di circular economy.

Con 35 voti favorevoli, 3 contrari e 2 astenuti il Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato il disegno di legge 224 sulla gestione dei rifiuti e sui principi di economia circolare, diventando così una delle regioni italiane più all’avanguardia nell’applicazione del nuovo modello basato sulla gestione efficiente delle risorse, adottato e approvato, con il cosiddetto “Pacchetto Economia Circolare”, dal Parlamento Europeo nel marzo 2017.

In questo modo, la disciplina di settore è stata riordinata e aggiornata con precisi target sulla prevenzione, la riduzione della produzione e la pericolosità dei rifiuti. Nel dettaglio, gli obiettivi al 2024 sono di portare la raccolta differenziata al 70 per cento, garantire il 70 per cento di preparazione per il riutilizzo di beni e di riciclo di materia rispetto al rifiuto prodotto dalle frazioni costituite da carta, plastica, vetro e metalli e ridurre la produzione pro capite di rifiuti urbani del 20 per cento rispetto al 2015.

Il provvedimento punta inoltre a rafforzare gli strumenti di monitoraggio e controllo, come il SIRR (Sistema informativo regionale dei rifiuti) e l’O.R.So (Osservatorio di rifiuti sovraregionale).

Istituito il Forum regionale dell’economia circolare , organismo composto dalle strutture regionali competenti in materia, le associazioni di categoria e del terzo settore, le istituzioni scolastiche, universitarie e di ricerca e dagli enti gestori. Ad esso è affidato il compito di valutare gli esiti del monitoraggio compiuto dal Tavolo permanente, constatare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi e contribuire all’eventuale rimodulazione degli stessi, proponendo al contempo linee di indirizzo utili alla diffusione di buone pratiche.

Tra le modifiche che il testo ha subito prima del definitivo via libera, l’indicazione con maggior precisione di quali tipologie di impianti di recupero siano tenute a corrispondere ai Comuni l’indennizzo e la clausola valutativa che impegna la Giunta a dare conto al Consiglio regionale dei risultati raggiunti con la legge.

“Il Consiglio regionale – ha dichiarato Sara Vito, assessore regionale all’Ambiente- aveva già approvato una norma di profonda riforma del settore, che ha istituito l’ambito e l’autorità unici in materia di rifiuti e servizi idrici, ma con questa nuova norma viene sviluppata una disciplina organica, che introduce principi di economia circolare e che prevede anche l’istituzione di uno specifico tavolo aperto agli stakeholder, che si rivelerà uno strumento utile per dare sempre più concretezza e attuazione a questa nuova impostazione. Il Friuli Venezia Giulia lascia quindi un’economia lineare e tradizionale, nella quale i rifiuti erano visti come qualcosa di cui liberarsi, per abbracciare i principi del recupero e del riutilizzo delle risorse”.

A breve, assicura l’assessore Vito, “diventerà legge anche la lotta allo spreco alimentare, una delle battaglie iniziate dalla giunta regionale con l’approvazione del Programma regionale di prevenzione della produzione di rifiuti, le cui azioni concrete sono già in campo”.