P&G lancia un flacone fatto al 90% da plastica riciclata post-consumo e 10% di materiale disperso in mare.
Anche le multinazionali sembrano iniziare ad accorgersi del problema del marine litter, l’emergenza rifiuti – soprattutto di plastica – che colpisce i mari e gli oceani di tutto il mondo. Procter & Gamble, uno dei più grandi colossi globali nella produzione di beni di consumo, ha lanciato la bottiglia di detersivo per piatti Fairy Ocean Plastic, fatta completamente di plastica riciclata post consumo (PCR) e plastica recuperata dagli oceani.
La bottiglia Fairy Ocean Plastic è stata ideata in partnership con TerraCycle, Trenton, New Jersey e arriverà sugli scaffali dei supermercati britannici nel 2018. Il lancio in Gran Bretagna prevede 320 mila bottiglie: di fatto la più grande produzione di bottiglie di sapone per piatti completamente riciclabili e ottenute (anche) dalla plastica che galleggia sul mare, formando vere e proprie isole. Nel dettaglio, la bottiglia è costituita al 90 per cento da plastica riciclata e al 10% da marine litter.
Secondo P&G, fermare il flusso di plastica che finisce negli oceani è fondamentale per preservare la salute degli ecosistemi marini. Stando ai calcoli della Ellen MacArthur Foundation, il 95 per cento del valore degli imballaggi in plastica – dagli 80 ai 120 miliardi di dollari l’anno – viene perso. Senza contare i danni all’ambiente: se si continua così, nel 2050 ci sarà più plastica che pesce negli oceani.
P&G ha fatto sapere che intende estendere l’iniziativa ad altri marchi del gruppo e in altri Paesi. Per arginare la produzione di rifiuti di plastica che rischiano di finire in discarica o dispersi nei mari, i marchi di Procter & Gamble – inclusi Fairy, Dawn, Yes, Dreft e Joy – continueranno a utilizzare 8 mila tonnellate di plastica riciclata per l’utilizzo in bottiglie trasparenti.
Virginie Helias, vice presidente della sostenibilità globale di P&G, ha commentato: “In quanto leader globali nella commercializzazione di detersivi liquidi per piatti, vogliamo usare Fairy per far crescere la consapevolezza sull’importanza del riciclo e della tutela dell’ecosistema marino. Ai nostri clienti la questione interessa, e utilizzando la plastica degli oceani speriamo di dimostrare che ci sono infinite opportunità per ripensare il nostro approccio ai rifiuti.”