Cina, stretta sull’importazione di rifiuti: dal 2018 divieto per 24 tipologie

Il governo di Pechino vieta l’ingresso di alcune tipologie di plastica, carta, materiale tessile e scorie metalliche contenenti vanadio.

Sono 24 le tipologie di materiali di scarto che non potranno più essere importate in Cina a partire dal 2018. Nell’elenco sono presenti alcuni tipi di plastiche post-consumo, di carta non selezionata, di materiale tessile e scorie metalliche contenenti vanadio.

Lo ha reso noto Steve Wong, presidente esecutivo dell’Associazione Cinese degli Scarti in Plastica, membro di due comitati del Bureau of International Recycling, citando un annuncio congiunto di 5 agenzie governative cinesi.

L’annuncio – burocraticamente il 39 del 2017 – sarebbe stato fatto il 16 agosto da parte dei ministeri dell’Ambiente e del Commercio, della Commissione per lo Sviluppo e la Riforma, dell’Amministrazione Generale delle Dogane e dell’AQSIS (l’Amministrazione Generale della Supervisione della Qualità, delle Ispezioni e della Quarantena).

Le cinque agenzie fanno sapere che, nell’ambito degli sforzi per adeguarsi alla Convenzione di Basilea sul Controllo dei Movimenti Transfrontalieri di Rifiuti Pericolosi e del loro smaltimento, alla legge cinese per la prevenzione e il controllo dell’inquinamento ambientale riguardo i rifiuti solidi e ad altre misure del governo di Pechino, hanno individuato 24 prodotti che passeranno dalla limitazione al divieto totale.

I materiali vietati sono:

  • 8 tipi di scarti di plastica post-consumo
  • 1 tipologia di scarti di carta
  • 11 tipi di scarti tessili
  • 4 tipi di scorie metalliche contenenti vanadio

Il divieto entrerà in vigore il 31 dicembre 2017.

Fonte: Recycling Today