Blockchain e l’open source possono aiutare l’economia circolare?

Una startup europea lancia una piattaforma dove produttori e riciclatori possono condividere informazioni in tutta sicurezza.

Non sempre l’economia circolare funziona. Questo accade, in genere, per mancanza di cooperazione tra tutti gli attori della filiera: se chi ricicla il prodotto non dialoga non chi lo produce, in genere perderà tempo a capire come smontare e separare l’oggetto in questione per recuperare nuove materie prime. Un problema che affligge, in particolare, il settore delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Un problema che Circularise, una piattaforma tecnologica open source basata su Blockchain (una base di dati distribuita introdotta dalla valuta Bitcoin), potrebbe risolvere, come spiega il fondatore Jordi De Vos su Circulate.

L’industria dei prodotti tecnologici genera uno dei flussi di rifiuti che cresce a un tasso maggiore, quello dell’e-waste, o RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche). Per far fronte a questa ondata di rifiuti elettronici, gli impianti di riciclo spesso si trovano a pre selezionare i prodotti manualmente per verificare la presenza del tipo di batterie, di circuiti elettronici ecc… Questa operazione potrebbe essere molto più rapida ed efficace se chi ricicla fosse in possesso di tutte le informazioni relative alla costruzione del prodotto. In questo modo, invece che aprire gli oggetti uno a uno per effettuare delle ispezioni manuali, si potrebbe fare una selezione automatica in base alle informazioni fornite dai produttori.

Il fatto è che la maggior parte dei produttori non ha alcuna intenzione di condividere queste informazioni, principalmente per paura di perdere un vantaggio competitivo nei confronti della concorrenza.

Un problema che punta a risolvere Circularise, una startup finanziata dall’Unione Europea, il cui obiettivo è rompere le barriere comunicative nella catena del valore e migliorare di riflesso l’economia circolare. Circularise è stata sviluppata come una piattaforma open source dove i principali attori del sistema possono riunirsi e avere accesso diretto a tutte le informazioni sensibili di cui hanno bisogno.

L’aspetto fondamentale relativo alla condivisione di informazioni sensibili è la fiducia. Come supportare dunque una collaborazione trasparente tra tutti gli stakeholder? L’approccio di Circulate è innovativo e si basa sulla tecnologia Blockchain e sulla cosiddetta prova a conoscenza zero, in cui uno stakeholder può dimostrare una dichiarazione senza condividere altre informazioni oltre al fatto che sia vero. Ciò consente a qualsiasi stakeholder di mantenere la proprietà delle informazioni, consentendo al tempo stesso agli altri di porre le cosiddette “domande intelligenti” ai dati. Per ricollegarsi all’esempio precedente, il riciclatore può ora chiedere a questo sistema se un prodotto contiene una batteria, un PCB di grandi dimensioni o qualsiasi altro componente e le risposte verranno generate sui server del produttore.

Nessuna informazione sul prodotto è condivisa, solo le risposte che possono essere attendibili. Inoltre, il modello non si basa su utenti che hanno fiducia in Circularise come azienda. Il codice è open source e il sistema è costruito in modo tale che nemmeno gli sviluppatori della piattaforma possano vedere i dati protetti. Inoltre, le informazioni inserite non possono essere modificate senza lasciare tracce, rendendola di fatto uno strumento che potrebbe essere utilizzato in altre applicazioni, come ad esempio audit normativi.

Come in una vera piattaforma basata su blockchain, per utilizzare Circularise le organizzazioni partecipanti dovranno possedere i token CIRQR. Questi token vengono utilizzati per pagare l’utilizzo del sistema e generare etichette che vengono poi applicate direttamente sui prodotti. I token possono essere scambiati con le etichette CIRQR impegnandosi con un contratto intelligente sulla piattaforma Circularise.

Quando i prodotti raggiungono la fine del loro ciclo di vita, l’etichetta CIRQR viene scansionata dal riciclatore, i materiali e i componenti vengono identificati e correttamente reintrodotti nella catena del valore.