Ogni anno gettiamo 37 chili di cibo a testa, mentre nel mondo 815 milioni di persone soffrono la fame.
Ogni anno ognuno di noi butta nella spazzatura 37 chilogrammi di cibo. L’allarme è stato lanciato da Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market e della campagna spreco zero, in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione, martedì 16 ottobre.
Un dato assurdo, se si pensa che nel mondo 815 milioni di persone soffrono la fame e una persona su tre è malnutrita, stando ai dati presenti nel dossier “I Diari di Famiglia del progetto Reduce – Spreco Zero” del Ministero dell’Ambiente. A questo si aggiungono i danni ambientali derivanti dallo spreco alimentare, come già scritto recentemente da Recycling Point.
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“Agli obiettivi di sviluppo sostenibile dobbiamo aggiungere, oltre a #famezero, anche #sprecozero”, spiega Segrè, che fornisce un decalogo pratico per una società senza sprechi alimentari. Eccolo:
- Acquistare solo ciò che serve veramente senza cedere alle sirene del marketing.
- Prediligere alimenti locali e di stagione basati sulla Dieta Mediterranea.
- Leggere e capire bene etichette e scadenze.
- Usare frigo, freezer e dispensa per conservare gli alimenti e non per stiparli alla rinfusa.
- Cucinare quanto basta, ma se avanza condividere con i vicini o riciclare tutto il giorno dopo.
- Far in modo che il bidone della spazzatura sia vuoto, differenziando tutti i rifiuti (anche quelli non alimentari).
- Al ristorante chiedere di riportare a casa ciò che non viene mangiato.
- Riconoscere che il cibo ha un valore non solo per il nostro portafoglio ma anche per la nostra salute.
- Chiedere che l’educazione alimentare e quella ambientale rientrino nelle nostre scuole come parte dell’educazione alla cittadinanza.
- Mangiare è un atto di giustizia e di civismo: verso sé stessi, verso gli altri, verso il mondo.