B Corp: ecco le aziende che creano benessere condiviso

Guadagnare sì, ma creando impatto sociale e ambientale per tutta la comunità. Le società del futuro sono Benefit.

“Best for Italy 2017”. Questo il titolo dell’evento che ha visto riunirsi le Benefit Corporation italiane lo scorso 23 novembre a Milano. Uno slogan che la dice lunga sulla vision di queste aziende innovative: “Non solo essere le migliori AL mondo, ma essere le migliori PER il mondo“. Ad essere premiate in quest’occasione le B Corp che nel 2017 si sono distinte per Impatto e Interdipendenza, valori cardine del movimento.

Che per un’azienda creare profitto sia una condizione necessaria è evidente. Che nel farlo, l’impresa possa massimizzare il suo impatto positivo verso dipendenti, comunità e ambiente è quanto i promotori delle Società Benefit sostengono.

Circa 2000 aziende in più di 50 paesi. Una comunità globale in rapida crescita, che non perde di trasparenza e credibilità. Ad oggi oltre 70mila candidature sono pervenute, ma il protocollo di misura per ottenere la certificazione di Società Benefit dall’organismo internazionale B Lab richiede notevoli sforzi aziendali. L’Italia è in testa alla classifica europea per numero di B Corp: oltre 200 hanno aderito solo negli ultimi mesi.

Il movimento italiano delle B Corporation nasce il primo dicembre 2016 con lo scopo di creare un network di aziende che pongano al centro delle loro strategie la creazione di impatto sociale e ambientale. O, per dirla con le parole dei diretti interessati, che operino “per creare una prosperità durevole e condivisa per la società”.

Dalle cantine vinicole, come Salcheto, alle aziende di cosmesi sostenibile, come Davines, passando per l’apripista Nativa, prima Società Benefit in Europa, prima Certified B Corporation in Italia e country partner di B Lab. Il nuovo paradigma di business, con il claim #BTheChange, si adatta ad aziende di ogni settore.

Le persone coinvolte in tutto il mondo sono ormai intorno alle 150mila, per un fatturato complessivo stimato di circa 22 miliardi di euro (dati http://bcorporation.eu/). Si può fare profitto anche con lo spirito di una no-profit: il vantaggio è che si fa bene a tutti.

Articolo realizzato da: Agnese Metitieri