Azienda Italiana lancia una linea di giacche che utilizza spinnaker e mute

Azienda italiana lancia sul mercato una linea di giacche che utilizza spinnaker e mute

Economia circolare a gonfie vele, almeno tra gli appassionati della navigazione. Sembra infatti che i velisti amino talmente le loro barche da volerle utilizzare anche per vestirsi.

L’idea è venuta a due appassionati italiani di mare, Andrea Postiglione e Cristina Renzi, che hanno lanciato una startup, Sea Taylor, che crea abbigliamento da vela riusando e riciclando i materiali del mare.

Ad oggi i prodotti già pronti per il mercato e disponibili nello shop online sono ancora pochi. C’è la giacca in spinnaker, la vela  triangolare ausiliaria che si distende a prua delle imbarcazioni da diporto e da regata quando il vento è in poppa. Nuova vita anche alle mute, con una giacca ricavata dai loro tessuti.

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I capi sono tutti unici, made in Italy e sartoriali, realizzati in un piccolo borgo sul monte Circeo si vede il mare ed il porticciolo che affaccia sul Tirreno. Qui  si trasformano spinnaker e rande in capi d’abbigliamento casual, ma tutti sartoriali.

Attualmente Sea Taylor non vende né spedisce fuori dall’Italia, ma l’obiettivo è di portare il marchio sui mercati esteri, per far apprezzare un manufatto che, al contempo, è made in Italy e, soprattutto, frutto dell’economia circolare. A maggior ragione in un ambiente, quello della vela, in cui l’uomo sceglie di solcare in maniera ecosostenibile il fragile ecosistema che gli permette di navigare.

Navigare a vela è infatti per definizione uno sport sostenibile: le imbarcazioni si muovono con il vento, senza produrre inquinamento ambientale o acustico. La stessa Lega Italiana Vela, oltre al lato sportivo e associativo, promuove anche una visione del rapporto con il mare che ne favorisca lo studio e il rispetto, incoraggiando le azioni ecologicamente responsabili e le iniziative volte a favorire lo studio dell’ambiente marino, supportando i programmi e le iniziative che tutelano la biodiversità marina e che promuovono le aree protette marine e lacustri e incoraggiando gli aderenti a ridurre al minimo l’impatto ambientale e coinvolgere le comunità locali a fare lo stesso.