Arredamento sostenibile: Ikea si muove in senso circolare

Design e sostenibilità uniscono le forze: a vincere è l’ambiente. In casa Ikea, riferimento globale nell’arredamento low cost, il tradizionale modello di mercato viene smontato per crearne uno nuovo, più responsabile.

Non è solo una dichiarazione d’intenti quella del colosso svedese: l’ultimo report sull’andamento dei conti della multinazionale del mobile riporta che sarà investito un miliardo di euro su misure che incrementino la sostenibilità ambientale.

In concreto questa nuova condotta si tradurrà in campagne di riforestazione e in supporto per società impegnate nel riciclo del legno usato. Un chiaro segnale che l’economia circolare comincia a diventare pilastro anche del settore dell’arredamento. Questi impegni economici seguono quelli già presi in seguito alla COP21 di Parigi: 600 milioni di euro in progetti per le energie rinnovabili.

Le iniziative di Ikea nell’ambito delle tre R, Reduce, Reuse, Recycle, non finiscono qui. Il primo febbraio 2017 è stata infatti lanciata sul mercato la prima cucina “circolare”. Il progetto, firmato in collaborazione con lo studio Form Us With Love e l’italiana 3B, è il frutto di anni di ricerca sulla valorizzazione dei rifiuti e sul loro impiego come materia prima seconda. Le ante, dal nome tipicamente Ikea Kungsbacka, sono ad esempio realizzate con una lamina plastica ricavata da bottiglie in Pet provenienti dalla raccolta differenziata delle città giapponesi.

«Dobbiamo imparare a usare le risorse del pianeta in modo intelligente», afferma Anna Granath responsabile del team Ikea che ha sviluppato il prodotto, «la nostra ambizione è aumentare la percentuale di materiali riciclati nei nostri prodotti. Stiamo studiando nuovi modi per riutilizzare materiali come carta, fibre, schiuma e plastica, in modo da dare loro nuova vita all’interno dei nostri prodotti». Un ottimo segnale: a breve potremo montare mobili sostenibili.

Articolo realizzato da: Agnese Metitieri