Rifiuti, ecco come l’Italia può evitare una nuova procedura di infrazione

L’appello di CIC, UTILITALIA e FISE Assoambiente: sfruttare la Legge europea 2017 per riallineare la normativa nazionale.

La Legge europea può essere l’occasione per rispettare il monito della Commissione UE ed evitare il rischio concreto di un’ennesima procedura di infrazione. A dichiararlo è l’intera filiera industriale della gestione dei rifiuti, rappresentata da CIC (Consorzio Italiano Compostatori), UTILITALIA e FISE Assoambiente (Associazioni delle imprese dei servizi ambientali). I tre si sono rivolti alla Camera dei Deputati, che nei giorni scorsi ha espresso parere favorevole con condizione sul disegno di legge recante Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea, nota anche come Legge europea 2017.

“Questa legge – scrivono le associazioni – è l’occasione per sanare la frattura creata con la normativa europea dall’art. 41 della legge 28 luglio 2016 n. 154 (c.d. “Collegato Agricolo”) che ha fatto uscire dal campo di applicazione della disciplina sui rifiuti, “sfalci e potature” provenienti dalla manutenzione del verde urbano.”

In seguito all’approvazione del “Collegato Agricolo” la Commissione europea ha ribadito (IT-E-008519/2016) che la direttiva 2008/98/CE include nella definizione di rifiuto organico anche gli sfalci e le potature di giardini e parchi, impegnandosi peraltro a sollevare la questione con le autorità italiane, con cui è stato aperto un percorso di carattere precontenzioso che, se non corretto per tempo, porterà inevitabilmente alla procedura d’infrazione.

CIC, UTILITALIA e FISE Assoambiente citano anche la risposta di Karmenu Vella, Commissario Europeo per l’Ambiente, all’interrogazione parlamentare E-008519- 16: “Ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 4, della direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti (di seguito “la direttiva”), la definizione di”rifiuto organico” include i rifiuti biodegradabili di giardini e parchi. La Commissione ritiene che gli sfalci e le potature rientrino in tale definizione se provengono da giardini e parchi e pertanto dovrebbero essere oggetto di una corretta gestione dei rifiuti, in linea con gli obiettivi di cui all’articolo 4 e all’articolo 13 della direttiva. L’assenza di un controllo adeguato ed efficace su questo tipo di rifiuti sarebbe in contrasto con le disposizioni della direttiva. La Commissione solleverà la questione con le Autorità italiane competenti”

“Si ritiene assurdo – concludono CIC, UTILITALIA e FISE – che l’Italia continui a cumulare procedure d’infrazione, soprattutto a causa di modifiche a norme che garantivano la tutela della salute e dell’ambiente.”

UTILITALIA, CIC e FISE Assoambiente hanno dunque invitato il Parlamento a sfruttare l’occasione della Legge europea 2017 per riallineare la normativa nazionale in materia di “sfalci e potature” alle indicazioni della direttiva 98/2008/CE.

Una volta ricomposta la frattura e scongiurato il rischio di infrazione, UTILITALIA, CIC e FISE Assoambiente si sono rese disponibili ad aprire un tavolo di concertazione con tutti i soggetti della filiera (autorità locali, associazioni imprenditoriali e operatori del settore) al fine di trovare soluzioni condivise per garantire sia gli interessi di tutte le parti che la tutela della salute e dell’ambiente nel rispetto della legislazione europea.