Italia: rifiuti speciali in aumento, ma vengono riciclati di più

I dati Ispra riferiti al 2015. Cresce la produzione. Il 65% viene gestito con recupero di materia. Calano anche le discariche e l’export.

Sono sempre di più, ma l’Italia li gestisce sempre meglio. Sono i rifiuti speciali, la cui produzione nazionale, nel 2015, è aumentata del 2,4% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 132,4 milioni di tonnellate. Complessivamente i rifiuti speciali gestiti ammontano a 136 milioni di tonnellate. Di questi, 88,6 milioni di tonnellate (più del 65%) vengono avviate al recupero di materia. I dati sono contenuti nella sedicesima edizione del Rapporto Rifiuti Speciali dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

L’aumento dei rifiuti speciali è strettamente connesso alla ripresa di alcuni settori produttivi. A incidere maggiormente, sono i rifiuti speciali non pericolosi del settore delle costruzioni e demolizioni (43,9%). Per quanto riguarda i rifiuti speciali pericolosi, quasi il 40% del totale arriva dal settore manifatturiero. In crescita entrambe le tipologie di rifiuto: i non pericolosi sono cresciuti del 2,3%, mentre i pericolosi aumentano del 3,4%.

Il 93,8% dei rifiuti speciali gestiti in Italia nel 2015 appartiene alla categoria dei non pericolosi (127,7 milioni), il 6,2% (8,4 milioni di tonnellate) a quella dei pericolosi. In totale i rifiuti speciali gestiti in Italia ammontano a 136 milioni di tonnellate. La forma di gestione prevalente è il recupero di materia (65,1% del totale), in aumento di oltre 5 milioni di tonnellate rispetto al 2014. A seguire, altre operazioni di smaltimento come il trattamento chimico-fisico e biologico, raggruppamento preliminare e ricondizionamento preliminare (18,6 milioni di tonnellate).

In calo le discariche destinate allo smaltimento dei rifiuti speciali. Nel 2015 sono diminuite di 28 unità. I rifiuti speciali conferiti in discarica sono 11,2 milioni di tonnellate, in diminuzione dell’1,8% rispetto al 2014: 9,9 milioni di tonnellate di rifiuti non pericolosi (88,5%) e 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi (11,5%).

A calare nel 2015 sono anche le esportazioni di rifiuti all’estero: -2,9% rispetto all’anno precedente. Si tratta di 3,1 milioni di tonnellate (2,2 milioni di tonnellate di non pericolosi, 955 mila tonnellate di pericolosi) che provengono da impianti di trattamento e vengono inviati principalmente in Germania. Trend ancora più in calo per l’import, -6,6%, con la maggior parte dei rifiuti che arriva da Germania e Ungheria.

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