Bacardi produce sapone con le fette di limone lasciate nei cocktail

Partita la sperimentazione in Australia: il marchio prende dai bar scarti di frutta e olive e li rispedisce sotto forma di detergente.

Scorze di limone, olive e altri pezzi di frutta. È quel che rimane nel vostro bicchiere da cocktail, quando lo abbandonate sul bancone. Per qualcuno è spazzatura, per altri qualcosa che potrebbe tornarvi utile, quando andrete a lavarvi le mani appiccicose su cui è finito parte dell’alcolico e zuccheroso nettare. È il caso di Bacardi, e in particolare del suo marchio di vodka 42Below, che ha deciso di prendere gli scarti dei bar e di trasformarli in sapone liquido che viene rispedito indietro, gratuitamente, ai suddetti bar. Da quando l’iniziativa è partita, nel dicembre 2016, Bacardi ha salvato dalla discarica 400 chili di scarti di frutta, creando 20 mila sacchetti e 400 bottiglie di sapone liquido. “Il primo sapone al mondo fatto di limoni da cocktail e olive da Martini”, fa sapere l’azienda.

“42Below ha reso la faccenda incredibilmente facile – spiega Christophe Lehoux, responsabile dei drink alla House of Pocket di Sidney – Hanno fornito i contenitori, vengono e li raccolgono, poi portano il sapone. L’unica cosa che dobbiamo fare è mettere da parte gli scarti. E in due settimane abbiamo anche risparmiato l’acquisto di almeno 25 litri di sapone “.

42Below ha fatto partire l’iniziativa in molti bar in Australia e Nuova Zelanda. Non si sa ancora se il progetto verrà esteso all’Europa o agli Stati Uniti, ma rientra nell’ambito degli sforzi di Bacardi nel settore dell’economia circolare. Un suo marchio scozzese ha tagliato del 90% la sua impronta di carbonio installando un impianto di biomasse nel 2014, mentre Martini, sempre di proprietà di Bacardi, ha diminuito le emissioni di gas serra di oltre il 30% e l’utilizzo di acqua del 4% dal 2006 ad oggi.

Fonte: Live Circular